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È morto Tito Lupini: la leggenda del rugby aveva il Covid, 24 ore prima era morta anche la madre

L’ex pilone della Nazionale Italiana di rugby e del Rovigo Tito Lupini è morto oggi all’età di 65 anni a Johannesburg, in Sudafrica dopo esser stato ricoverato in ospedale per oltre un mese a causa del Covid-19. Il giorno prima, sempre per complicanze legate al contagio da coronavirus, a morire era stata la madre Wanda di 92 anni.
A cura di Michele Mazzeo
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L'ex pilone della Nazionale Italiana di rugby e del Rovigo Tito Lupini è morto oggi all'età di 65 anni a Johannesburg, in Sudafrica, dove era nato e poi tornato a vivere dopo aver chiuso la sua carriera sportiva in Italia. Da inizio giugno era ricoverato in ospedale a causa delle complicanze legate al Covid-19 che dopo oltre un mese lo ha portato via ai suoi cari e alla città di Rovigo che lo considerava una vera e propria leggenda essendo stato uno dei pilastri di quella squadra che conquistò due scudetti (1988 e 1990). Ma non è l'unico lutto nella famiglia Lupini, ventiquattro ore prima di Tito, a morire, sempre per complicanze legate al Covid-19, era stata infatti la 92enne Wanda, la madre dell'ex pilone italo-sudafricano che viveva anch'essa a Johannesburg. La sua famiglia era di origine bergamasca ed era emigrata in Sudafrica dopo la seconda guerra mondiale.

Tanti i messaggi di cordoglio che arrivano da quella che era diventata la sua città d'adozione, vale a dire Rovigo. Oltre ad essere una leggenda in campo (123 presenze in 9 stagioni, ricoprendo anche il ruolo di allenatore, vincendo due scudetti) infatti Lupini era considerato un vero e proprio simbolo della città del Polesine anche per quanto fatto dopo aver concluso la sua carriera di giocatore (e poi allenatore) di rugby. Il classe '56 era infatti diventato imprenditore esportando la tradizionale Ciabatta Polesana in Sudafrica, dove ha avviato un fiorente azienda di panificazione.

Tito Lupini vanta anche il titolo, condiviso insieme a Rodolfo Ambrosio, di primo oriundo della Nazionale Italiana di Rugby. L'ex pilone vanta undici presenze in maglia azzurra con la quale ha anche disputato i Mondiali del 1987 (la prima rassegna iridata a cui l'Italia prese parte).

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