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È morto Mattia Debertolis, l’atleta di orientamento crollato durante la gara in Cina: aveva 29 anni

A 29 anni si è spento Mattia Debertolis, l’atleta azzurro di orientamento: era crollato a terra durante la gara d’esordio dei World Games di Chengdu in Cina.
A cura di Ada Cotugno
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È morto all'età di 29 anni Mattia Debertolis, atleta della Nazionale di Corsa Orientamento che due giorni fa era crollato durante la gara d'esordio dei World Games di Chengdu in Cina: durante la prova si registravano 43 gradi e un tasso di umidità altissimo che hanno fatto perdere i sensi al trentino che ha sbattuto poi la testa su un sasso. È stato immediatamente ricoverato in ospedale in prognosi riservata ma purtroppo non ce l'ha fatta.

Debortolis era un ingegnere civile italiano che lavorava a Stoccolma e aveva deciso di partecipare alla gara in Cina. Durante il percorso però il segnale Gps del suo dispositivo ha smesso di muoversi facendo scattare l'allarme e i soccorsi. Poi la corsa in ospedale, il ricovero in terapia intensiva e le ore di attesa, con la famiglia che è arrivata dopo poche ore per stargli accanto. Domenica, viste le sue condizioni critiche, la madre Erica ha voluto per lui l’Unzione degli Infermi, officiata Vescovo di Chengdu.

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Addio a Mattia Debertolis, il campione italiano di orientamento

Sono momenti di grande dolore per la famiglia dell'atleta che si è spento stanotte dopo due giorni trascorsi in ospedale, circondato dall'affetto della sua famiglia che è volata in Cina per stare al suo fianco. A comunicare la morte del 29enne è stata la Fiso, la Federazione Italiana Sport Orientamento, attraverso un comunicato ufficiale. L'incidente è avvenuto durante la gara d'esordio dei World Games di Chengdu: a far scattare l'allarme è stato il suo segnale Gps, completamente fermo per alcuni minuti. Il trentino è stato trovato privo di sensi, probabilmente crollato a terra per il caldo torrido che si registrava nel corso della competizione.

Ha battuto la testa contro un sasso ed è stato immediatamente portato in ospedale in condizione critiche. L'esatta dinamica della sua morte è ancora da accertare. Roberto Pradel, il presidente del comitato trentino della Federazione italiana sport orientamento, è rimasto per tutto il tempo in stretto contatto con i familiari, accorsi immediatamente in Cina: "Nelle scorse ore ho sentito la mamma di Mattia. Mi ha detto che sono increduli e che speravano ancora che tutto fosse solo un brutto sogno".

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