Donald Trump svela il suo piano stravagante: vuole trasformare la Casa Bianca in un ring di MMA

La Casa Bianca trasformata in un ring UFC davanti a 25mila spettatori. È l'ultima, clamorosa idea di Donald Trump, che durante un comizio in Iowa ha annunciato l'intenzione di ospitare un incontro valido per il titolo mondiale di arti marziali miste sul prato della residenza presidenziale nel 2026, in occasione delle celebrazioni per i 250 anni dell'indipendenza americana.
"Pensateci: un incontro UFC sul terreno della Casa Bianca. Abbiamo molto spazio lì", ha dichiarato Trump tra gli applausi, sottolineando che sarà un vero "championship fight" con un'arena improvvisata davanti alla residenza più simbolica degli Stati Uniti. La portavoce Karoline Leavitt ha poi confermato: il presidente è "assolutamente serio" e l'evento sarà "epico" ha infatti scritto su social X.
Il progetto nasce dalla storica amicizia tra Trump e Dana White, presidente dell'UFC. Un rapporto che risale a inizio anni 2000, quando Trump aprì le porte del suo Taj Mahal di Atlantic City a una lega allora in difficoltà, consentendole di sopravvivere e crescere. "Donald Trump si rese conto che questa cosa avrebbe potuto rivelarsi grandiosa", ha raccontato White in una recente intervista, definendolo poi come "il più duro americano di tutti i tempi".
La passione del presidente USA per le MMA è ben nota. Negli ultimi mesi è apparso più volte a bordo ring, come all'UFC 316 in New Jersey o durante il walkout a Miami, dove è stato il primo presidente in carica a partecipare all'ingresso cerimoniale dei fighter, accolto da un'ovazione. Ogni uscita pubblica in questo contesto si è trasformata in un'esibizione di consenso e forza.

L'incontro UFC sarà solo il fiore all'occhiello di un palinsesto celebrativo pensato per coinvolgere tutto il Paese. Tra gli altri eventi previsti: i "Patriot Games" per studenti, festival nei parchi nazionali e celebrazioni storiche nei luoghi simbolo della nascita degli Stati Uniti d'America. "Voglio che ogni campo di battaglia, ogni monumento racconti la nostra storia", ha spiegato Trump.
Ma dietro l'operazione sembra esserci molto più che spirito patriottico. La scelta dell'UFC sembra infatti rispondere anche a una strategia comunicativa precisa: rafforzare l'immagine del presidente-combattente, legata a una narrazione di forza, disciplina e orgoglio nazionale. Un linguaggio che parla direttamente a una parte cruciale del suo elettorato: giovani uomini appassionati di sport.

Come prevedibile, la proposta ha scatenato reazioni contrastanti. I sostenitori vedono nell'evento un'esaltazione dello spirito americano, i detrattori lo definiscono una trovata da reality show. Alcuni esperti sollevano dubbi su sicurezza e logistica: la gestione di 25mila spettatori davanti alla Casa Bianca rappresenta una sfida mai affrontata prima.
Nonostante le polemiche, la macchina si è già messa in moto. Dana White ha confermato che UFC e Casa Bianca stanno lavorando insieme per rendere l'evento possibile. "Se c'è qualcuno che può rendere possibile un evento così folle, è Donald Trump", ha dichiarato a ESPN.