294 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Daniel Dias cannibale come Phelps. Il brasiliano è la stella delle Paralimpiadi

Malformazioni agli arti inferiori e superiori non hanno frenato la voglia di vincere del campione sudamericano che nel nuoto ha vinto tutto, proprio come l’americano di Baltimora.
A cura di Jvan Sica
294 CONDIVISIONI
Immagine

Il pubblico brasiliano attendeva la finale dei 50 metri dorso S5 maschili, in vasca c'era il beniamino di casa, Daniel Dias, che non ha tradito il sostegno dei tifosi e con il crono di 35″40 ha battuto il britannico Andrew Mullen (37″94) e l’ungherese Zsolt Vereczkei (38″92) conquistando l'oro. Il grande nuotatore paralimpico è a oggi uno degli atleti simbolo di questa edizione. Nelle ultime interviste ha dichiarato che può competere con Phelps, il Cannibale di Baltimora. La cosa potrebbe far sorridere e di sicuro Daniel ha voluto in maniera simpatica attirare l’attenzione, ma analizzando il suo medagliere olimpico non è tanto lontano dalla realtà. A Pechino 2008, nella sua prima Paralimpiade, vince la bellezza di nove medaglie, di cui quattro d’oro, quattro d’argento e una di bronzo.

Proprio come Phepls dopo queste prime grandi affermazioni vuole e ottiene ancora di più: a Londra 2012 vince 6 gare e le conquista tutte con il nuovo record del mondo. Una prestazione dichiarata prima dell’evento, come fatto da Phelps e i suoi 8 ori a Pechino 2008, e per questo ancora più difficile.
Dias è nato nel 1988 a Campinas, dalla nascita ha malformazioni agli arti inferiori e superiori e ha cominciato a nuotare molto tardi, solo a 16 anni dopo aver visto un altro grande atleta paralimpico brasiliano, Clodoaldo Silva, vincere 6 ori olimpici e una medaglia d’argento ad Atene 2004.

Entrambi gli atleti brasiliani sono stati premiati come i migliori atleti paralimpici del mondo, Silva nel 2005, mentre Dias vince lo “Sportsperson of the Year with a Disability” nel 2009, premiato da Sebastian Coe e poi una seconda volta nel 2012.  Anche dopo le vittorie londinesi a Dias non basta e come Phelps ha voluto esagerare: dal febbraio 2013 per un lungo periodo ha detenuto i record del mondo nelle seguenti specialità: 50, 100 e 200 metri stile libero (S5), 50 e 100 metri dorso (S5), 50 e 100 metri farfalla (S5 ), 50 e 100 metri rana (SB4) e di 200 metri misti individuali (SM5).
Da brasiliano ha puntato tutto su queste Paralimpiadi di Rio 2016 ed è stato fin da subito un grande protagonista: fino a oggi ha vinto 6 medaglie, di cui tre d’oro, due d’argento e un bronzo.

Micheal Phelps è da sempre inavvicinabile. Qualcuno lo ha anche battuto ma la sua carriera parla da sola, fra ori olimpici, mondiali e record del mondo a pioggia è stato ed è un riferimento per tante generazioni di nuotatori. Da molti è considerato il più grande atleta olimpico della storia e nessuno, anche fuori dalla vasca, si è mai paragonato a lui. Almeno fino a ieri. Phelps poco più di un mese fa proprio in Brasile è entrato nella leggenda. Dias punta ad eguagliarlo. Ed è anche più bello.

294 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views