9 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Chamizo umiliato dalla sentenza della UWW dopo lo scandalo di Baku: “Mi è costato 4 anni di lavoro”

La Federazione Internazionale di Lotta ha dato ragione a Frank Chamizo denunciando “gravi mancanze arbitrali” nel match che è costato il pass olimpico all’azzurro. Ma l’incontro è stato comunque confermato: “Grazie, UWW, per averci detto quello che già sapevamo”, l’amaro sfogo del lottatore sui social.
A cura di Alessio Pediglieri
9 CONDIVISIONI
Immagine

Lo scandalo che ha coinvolto il nostro azzurro Frank Chamizo durante gli Europei di Baku, che assegnavano un pass per le Olimpiadi  a Parigi 2024, non cessa di far discutere. Anche a seguito della decisione ufficiale della UWW, la Federazione Internazionale di Lotta, che ha emesso la sentenza sulla squallida vicenda di manipolazioni arbitrali e tentativi di corruzione. Che sa di beffa e umiliazione ulteriore, riconoscendo gli errori ma decidendo di non modificare il risultato dell'incontro. Amaro lo sfogo di Chamizo sui social: "Mi è costato quattro anni di lavoro e loro 5 mesi di sospensione".

La United World Wrestling, la Federazione Internazionale di Lotta, ha diramato il comunicato con cui spiega la propria decisione in merito all’incontro tra l’italiano Frank Chamizo e l’azero Turan Bayramov, al centro delle polemiche, durante il torneo europeo di qualificazione olimpica di Baku. In sostanza, l’azero resta il vincitore del match mentre la Commissione Disciplinare ha chiesto che l’azzurro possa essere inserito tra le teste di serie nell’ultimo torneo di qualificazione olimpica, ai Mondiali di Turchia.

Davanti ad una decisione tanto assurda quanto beffarda non è mancato l'immediato commento dello stesso Chamizo via social, amareggiato e umiliato per quanto accaduto e quanto deliberato dalla UWW: "Grazie, UWW, per averci detto quello che già sapevamo: Mi è costato quattro anni di lavoro e loro 5 mesi di sospensione. Questi arbitri, come fanno a guardarsi allo specchio? Fratelli, Dio ci sta guardando tutti. Continuerò a lavorare sodo e a cercare la forza per sopportare questa ingiustizia"

Il classico topolino partorito dal gigante elefantiaco federale che conferma l'incapacità manifesta nel far fronte ad uno degli episodi più tristi dello sport olimpico e che ha indignato il mondo. Ci si attendevano delle decisioni dure, uniche  vista la gravità dell'episodio, ma alla fine nel comunicato ufficiale restano frasi e considerazioni che umiliano ulteriormente la lotta e, in questo caso lo stesso Chamizo: la Camera Disciplinare della United World Wrestling ha confermato che "Bayramov rimane il vincitore dell’incontro, poiché secondo l’Articolo 53 delle Regole Internazionali di Lotta, in nessun caso il risultato di un incontro può essere modificato dopo che la vittoria è stata dichiarata sulla materassina".

Per Chamizo nessuna giustizia, solo il classico "contentino" che sa di ulteriore beffa, senza alcun riferimento al tentativo di corruzione denunciato dall'azzurro: "La Camera Disciplinare, tuttavia, ha chiesto alla UWW di inserire Frank Chamizo come testa di serie nel tabellone dell’ultimo evento di qualificazione olimpica, che si disputerà su base mondiale dal 9 al 12 maggio ad Istanbul, in Turchia". Che sarà l'ultima chance per l'azzurro nel prendersi ciò che gli è stato negato apertamente a Baku, il pass per Parigi 2024.

E gli arbitri corrotti e maldestri che hanno condizionato il match e manipolato il risultato? "La Camera Disciplinare della United World Wrestling, ha deciso di sospendere, per periodi diversi, il corpo arbitrale ed i delegati arbitrali per le presunte violazioni durante l’incontro di semifinale tra l’italiano Frank Chamizo e l’azero Turan Bayramov nel torneo europeo di qualificazione olimpica di Baku". In pratica, la UWW ha confermato tutte le recriminazioni presentate per iscritto dalla Federlotta italiana ma non ha annullato il match o cambiato il suo esito.

"Alcune azioni durante l’incontro non sono state valutate correttamente, incluso il mancato rilevamento della passività dei lottatori. Si è inoltre convenuto che le consultazioni arbitrali non sono state efficienti, è stato commesso un errore di tempistica e la consultazione sul challenge presentava gravi carenze nel suo svolgimento" si legge nelle motivazioni della decisione. "Inoltre, i panel hanno segnalato una grave mancanza di discernimento nell’assegnazione del corpo arbitrale e nella distribuzione dei ruoli durante il challenge di questo specifico incontro". Purtuttavia, Frank Chamizo non ha avuto giustizia, dovrà guadagnarsi Parigi 2024 in Turchia.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views