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Boxe, è morto Mario Lamagna il “bombardiere dell’Arenella” due volte campione dei pesi medi

La boxe azzurra piange la morte di Mario Lamagna. L’ex pugile napoletano, soprannominato il “bombardiere dell’Arenella”, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dei guantoni conquistando in carriera per ben due volte il titolo di campione italiano dei pesi medi. Nella sua esperienza sul ring ha disputato complessivamente 52 incontri, collezionando 36 vittorie, di cui 19 per ko e 15 sconfitte (5 per ko).
A cura di Marco Beltrami
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Foto: Boxering.fpi.it
Foto: Boxering.fpi.it

Mario Lamagna, leggenda della boxe italiana, è morto all'età di 78 anni. L'ex pugile napoletano, soprannominato il "bombardiere dell'Arenella" ha lasciato un segno indelebile conquistando nella sua carriera il titolo di campione italiano dei pesi medi in due occasioni, nel 1970 e nel 1972. Nella sua esperienza sul ring ha disputato complessivamente 52 incontri, collezionando 36 vittorie, di cui 19 per ko e 15 sconfitte (5 per ko).

Chi era Mario Lamagna, l'ex pugile napoletano morto a 78 anni

A ottobre Mario Lamagna avrebbe compiuto 79 anni. Purtroppo l’ex campione della boxe italiana si è spento nelle scorse ore. Sul ring Lamagna picchiava forte e a tal proposito si era guadagnato il soprannome di "bombardiere dell’Arenella" (nella foto di Boxering.fpi.it, alla luce del quartiere partenopeo di provenienza. La sua carriera iniziò a spron battuto tra i dilettanti quando però dovette incassare la delusione per la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, con l’allora responsabile della Nazionale che gli preferì Franco Valle che conquistò poi il bronzo.

Mario Lamagna due volte campione del titolo italiano dei pesi medi

Il passaggio tra i professionisti si rivelò fortunato per Lamagna che conquistò la bellezza di 19 vittorie consecutive, con tanto di vendetta contro Franco Valle. Tentò più volte la scalata al titolo di campione d’Italia dei pesi medi, senza particolare fortuna: nel 1969 si arrese nella sua Napoli a Luigi Patruno che con una testa involontaria gli provocò una ferita al sopracciglio che costò al “bombardiere dell’Arenella” la sconfitta. Un anno dopo però ecco la prima gioia con la vittoria della tanto ambita cintura dei medi proprio con la rivincita su Patrino. Un successo bissato poi nel 1972 quando ebbe la meglio su Luciano Sarti. Il ritiro nel 1973 con la consapevolezza di aver lasciato un segno indelebile nel pugilato partenopeo e italiano

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