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Anthony Joshua, la ricostruzione dell’incidente in Nigeria: tra le vittime anche un ex calciatore

Le prime ricostruzioni delle autorità chiariscono la dinamica dello schianto: Joshua era a bordo dell’auto, soccorso e trasportato in ospedale. Le sue condizioni e l’identità delle due vittime.
A cura di Marco Beltrami
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Sono due dunque le vittime del terribile incidente automobilistico in cui è rimasto coinvolto il campione di pugilato britannico in Nigeria. Si tratta di Latif Ayodele e Sina Ghami, entrambi amici intimi di Joshua e a bordo della sua Lexus. I due erano seduti sul lato sinistro, uno al fianco del conducente e uno sul sedile posteriore vicino ad Anthony posizionato alle spalle dell'autista. Un'esperienza terribile per l'atleta che difficilmente salirà sul ring per affrontare Fury.

Chi sono le due vittime dell'incidente in cui è stato coinvolto Anthony Joshua

Prima di diventare una presenza fissa sui social con il nome di Healthy Mindset, Latif Ayodele era semplicemente un amico di lunga data di Anthony Joshua, quando ancora il pugile britannico non era una superstar mondiale. Il loro legame risale agli anni precedenti all’ascesa di AJ, ben prima che i riflettori si accendessero definitivamente su di lui. Il primo contenuto pubblicato da Ayodele su Instagram che ritraeva Joshua risale al 2015, immediatamente dopo la vittoria contro Charles Martin, match che consegnò al pugile inglese il suo primo titolo mondiale. Un momento simbolico, che segnò l’inizio di una carriera destinata a esplodere.

L'ex calciatore Kevin Ayodele

La storia personale di Ayodele, però, va ben oltre il mondo del fitness. Nato Kevin Ayodele, ha avuto un passato da calciatore, militando in diverse squadre del calcio inglese dilettantistico come Aylesbury United, Tooting & Mitcham United, Hillingdon Borough, AFC Hayes, Chalfont Wasps e Northwood. Un percorso sportivo che poi ha incrociato una svolta più profonda. Nel tempo si è avvicinato all’Islam, cambiando nome in Latif Ayodele, noto anche come Abdul Latif o semplicemente Latz. Da lì è iniziata una nuova fase della sua vita, costruita attorno alla cura del corpo e della mente, concetti che oggi sono diventati il cuore del suo brand digitale.

Stabilitosi a Dubai, Ayodele ha trasformato la sua esperienza in una carriera da personal trainer e influencer, utilizzando i social per promuovere uno stile di vita improntato al benessere fisico e mentale. È entrato in contatto con volti notissimi dello sport mondiale, da David Beckham a Cristiano Ronaldo, passando per Zlatan Ibrahimovic. Era nell'angolo del pugile per l' incontro con Jake Paul a Miami il 19 dicembre.

Sina nell'angolo di Joshua nell'incontro contro Jake Paul

Tra le vittime dell’incidente c’è anche Sina, figura centrale nello staff di Anthony Joshua e da anni uno dei suoi uomini di fiducia sul piano atletico. Un professionista molto vicino al pugile britannico, spesso al suo fianco in palestra e presente nei momenti chiave della sua carriera recente. Sina era infatti nell’angolo di Joshua lo scorso 19 dicembre a Miami, in occasione dell’incontro evento contro Jake Paul. Il legame tra Sina e Joshua affondava le radici nel tempo. Il primo contenuto pubblicato dal preparatore sul suo profilo Instagram che li ritrae insieme risale al 2017, alla vigilia di una delle notti più iconiche della carriera di AJ: il match di Wembley contro Wladimir Klitschko. In quell’occasione Joshua superò la leggenda ucraina all’undicesimo round, in un combattimento entrato nella storia dei pesi massimi.

Secondo le prime ricostruzioni, Sina si sarebbe unito al Team AJ proprio nelle ore precedenti all’incidente, a Lagos. Lo stesso preparatore aveva condiviso sui social una foto scattata in aeroporto nella capitale nigeriana poco dopo il suo arrivo nel Paese, lasciando intendere l’inizio di una nuova fase di lavoro al fianco del pugile. Specializzato in riabilitazione sportiva e con base a Dubai, Sina vantava un curriculum di alto livello anche al di fuori del mondo della boxe. Nel corso della sua carriera aveva collaborato con atleti di primo piano in altri sport professionistici, tra cui la stella NBA Jamal Green e i giocatori NFL Jerel Worthy e BJ Cunningham, costruendosi una reputazione trasversale nel panorama dello sport d’élite.

Come sta Anthony Joshua dopo l'incidente, le ultime sulle sue condizioni

Insomma uno shock fortissimo per Anthony Joshua che è scampato per miracolo a conseguenze gravissime con la sua posizione che lo ha salvato. I comunicati ufficiali parlano di danni lievi, ma stando alla stampa inglese, il pugile avrebbe dolori alle costole e ad altre parti del corpo, tra cui un ginocchio, che lo potrebbero tenere fuori dalle competizioni per un bel po’. Tra l’altro bisogna valutare anche le sue condizioni mentali: è letteralmente sconvolto per quanto vissuto e per aver visto la morte in diretta dei suoi amici. Un portavoce del governo dello stato di Ogun ha dichiarato: "Anthony Joshua e un altro passeggero sono stati immediatamente evacuati in una struttura medica specializzata a Lagos. A seguito di valutazioni cliniche approfondite, i medici hanno confermato che entrambi i pazienti sono stabili e al momento non necessitano di alcun intervento medico d'urgenza. È stata creata un'équipe medica completa che continuerà a monitorarli attentamente. Anthony Joshua è cosciente ed è in contatto con la sua famiglia".

La dinamica dell'incidente

Le prime immagini e le informazioni raccolte dalle autorità nigeriane aiutano a delineare con maggiore chiarezza la dinamica dell’incidente che ha coinvolto Anthony Joshua. L’impatto sarebbe avvenuto sul lato dell’auto opposto a quello del conducente, lungo una strada situata a circa 30 miglia a nord-ovest di Lagos, non lontano dal collegio frequentato dal pugile durante l’infanzia.

Joshua viaggiava sul sedile posteriore della Lexus, alle spalle del guidatore. Secondo le ricostruzioni preliminari, il veicolo faceva parte di un piccolo convoglio composto da due SUV: la Lexus su cui si trovava AJ e un Pajero che seguiva come auto di scorta. A bordo della Lexus c’erano quattro persone in totale. L’incidente si sarebbe verificato durante una manovra di sorpasso. Le autorità locali riferiscono che l’auto procedeva a una velocità superiore al limite consentito, fissato in quel tratto a 80 km/h, e avrebbe perso il controllo nel tentativo di superare un altro veicolo. A quel punto la Lexus si è schiantata contro un camion fermo sul ciglio della strada lungo la superstrada Lagos-Ibadan.

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