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America’s Cup, Ben Ainslie incorona Napoli: “Condizioni ottime per la regata”

Draper e Bruni lanciano Luna Rossa. Spettacolo nel Golfo fino a domenica prossima.
A cura di Redazione
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Il vento è buono, l'aria salmastra accarezza il viso mentre il sole sorride di rimando sulla spuma delle onde. Profumo di Coppa America nel Golfo di Napoli, spettacolo assicurato nello splendido scenario da cartolina che offre la costa di Partenope. "Ci aspetta una bella lotta, tra noi di Luna Rossa e gli altri team, a cominciare da Oracle, ma bisognerà tenere conto degli inglesi di Bar e ovviamente di New Zeland". Chris Draper, lo skipper di Luna Rossa Piranha, rilancia la sfida per le World Series. Il timoniere di Luna Ross Piranha, che l'anno scorso si aggiudicò la prova di Napoli, vuole il bis per consegnare definitivamente a Prada il trofeo delle World Series e tenersi pronto per la Luis Vuitton Cup di San Francisco. "Saranno regate più tattiche che di velocità – aggiunge -, quindi meno faticosa fisicamente ma allo stesso tempo impegnativa perché ci sarà un livello omogeneo tra più team. Ogni dato e ogni confronto sarà determinante per incamerare quanto più possibile sui rivali in vista della Vuitton dove gareggeremo con gli AC72 che differiscono dagli AC45 che usiamo qui perche' sono delle bestie senza controllo, delle tigri". 

Predatore tra le correnti. Ben Ainslie, al timone di J. P. Morgan BAR,  solcherà le onde dall'alto delle sue 4 medaglie d'oro e 1 d'argento nelle ultime 5 edizioni dei Giochi Olimpici. Un fuoriclasse per un evento eccezionale. "Sono a Napoli per la prima volta e devo dire che è una città bellissima con condizioni del mare ottime per le regate. Il nostro è un vero e proprio debutto, per la prima volta entriamo in competizione con gli altri team anche se abbiamo avuto la possibilità di allenarci con Oracle. Sarà una sfida dura perché il livello è altissimo: temo di più Luna Rossa e Emirates New Zealand, e credo che Francesco Bruni sia quello da tenere più d'occhio perché ha anche il vantaggio di conoscere molto bene le condizioni veliche del golfo di Napoli dove ha già regatato molte volte".

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‘Pescespada'. Lo skipper siciliano è passato dal ruolo di tattico a quello di skipper su Luna Rossa Swordfish. Alle parole – lunsighiere – di Ainslie replica così: ‘‘Mi fa piacere – risponde Bruni – sapere che un grande velista mi considera tra i rivali da tenere d'occhio, se penso che lui è il mio mito. Siamo qua con l'intento di fare il meglio in assoluto anche se per la prima volta timonerò un AC45 in regata ufficiale e quindi devo fare esperienza anche in vista delle regate americane sugli AC72. Le condizioni meteo con un clima meno impegnativo rispetto allo scorso anno ci concederanno più spazio alla tattica rispetto alla velocità, mentre l'unico vero problema sarà, per tutti, rappresentato dai confini del campo di regata: i boundary troppo stretti, facilmente si rischia di ricevere una penalizzazione per averli superati".

Potenza del mare. Leadership della classifica ancora a Oracle Team affidata a Tom Slingsby: "E' un'occasione unica per fare altra esperienza su queste barche e trasferire i dati di queste regate al team in vista di San Francisco. Non c'è Spithill, ma qui a Napoli non sono venuti team di riserva, perché quando c'è gente del calibro di Bruni, Draper, Barker e Ben Ainslie, direi che siamo a livelli tecnici altissimi". La prima vittoria è andata a Emirates New Zealand che ha conquistato la Coast Parade di domenica scorsa: ‘‘Siamo qui per vincere – afferma lo skipper neozelandese Dean Barker – questa è l'ultima chance in vista delle prove di San Francisco con gli AC72, e quindi bisogna accumulare esperienza per ottimizzare il team in vista della Vuitton".

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