Tudor si arrende all’evidenza: “Il Manchester City spende e ha giocatori più forti della Juve”

"Loro hanno giocatori più forti dei nostri". Basta questa frase di Igor Tudor a Dazn per sintetizzare le proporzioni della sconfitta (5-2) della Juventus contro il Manchester City nell'ultima partita del Mondiale per Club. La cosa positiva è solo il passaggio agli ottavi di finale, che era già al sicuro. Tutto il resto è da dimenticare. No, non noia. Semmai imbarazzo per come si sono messe le cose quando gli inglesi hanno iniziato a mettere in campo calciatori di calibro tenuti inizialmente in panchina (Haaland, Foden) e hanno preso il sopravvento. Tutto il resto (ed è stata la parte peggiore) è cominciato quando Kalulu ha realizzato un autogol tanto grottesco quanto clamoroso. Alla fine le reti sul groppone sono state solo cinque, grazie a Di Gregorio che ha evitato l'imbarcata con un paio di interventi.
Tudor si arrende all'evidenza. "Le sensazioni che lascia questa partita sono brutte, ma brutte davvero. Non è mai bello prendere cinque reti". Yildiz non c'era o, meglio, c'è stato ma solo per uno spezzone di match quando ormai la frittata era fatta. È entrato, Vlahovic è stato un po' meno solo, ha portato un po' di brio e una domanda: perché tenerlo fuori? Il tecnico bianconero non si nasconde e all'insegna del ‘perché rischiarlo?' è altrettanto sincero.

"Ci eravamo qualificati, volevamo far riposare qualcuno ma loro giocano troppo bene. Abbiamo sofferto, non siamo riusciti a rubare palla e non abbiamo fatto bene nemmeno quando eravamo noi ad averla. Lo ci pressavano in maniera tale da impedirci di uscire. Per fare bene dobbiamo essere al massimo completi, così può essere una partita diversa".
Troppo brutta per essere vera questa Juventus oppure per questa Juventus è impossibile anche solo immaginare di potersela giocare con un avversario come il Manchester City? "Noi abbiamo pagato tutti gli errori commessi… dovevamo essere perfetti contro di loro. E loro quando vogliono spendono tanto e si vede che hanno giocatori molto più forti dei nostri. Ma questo non lo dico per cercare scuse. Ci vogliono tante condizioni messe insieme per fare meglio, ma oggi non ci sono state".
Come si riparte dopo una ‘manita' del genere? Non c'è forse il rischio di pesante dimensionamento? Tudor non si disunisce: "Stiamo parlando della squadra migliore al mondo degli ultimi 10 anni insieme al Real, con l'allenatore migliore al mondo. Non ci toglie niente, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Andiamo avanti".