Juve umiliata dal Manchester City ma è agli ottavi del Mondiale per Club: rischia il Real Madrid

Il pasticcio di Kalulu, che la combina davvero grossa realizzando un autogollonzo, è l'immagine che accompagna sui titoli di coda la pesante sconfitta della Juventus contro il Manchester City (2-5) al Mondiale per Club. È il punto di svolta dell'incontro, da quel momento in poi la squadra di Tudor s'è letteralmente sciolta, con Di Gregorio che nel finale evita un punteggio tennistico. Una bella batosta, lenita dalla rete d'orgoglio di Vlahovic, subita per mano di un avversario al quale è bastato fare un po' più sul serio per farla da padrone. I bianconeri perdono l'ultima partita del girone, risultato che non inficia la qualificazione agli ottavi che era già certa, e chiudono la prima fase al secondo posto. Cosa comporta? Prenderanno la prima classificata del gruppo H (una tra lo spauracchio Real Madrid, Salisburgo o, ma è più difficile, l'Al Hilal di Simone Inzaghi), andranno in campo martedì prossimo alle 21 e nei quarti non incroceranno sulla loro strada l'Inter. È meglio? Può darsi, intanto finiranno nella parte del tabellone che annovera big del calibro di Paris Saint-Germain e Bayern Monaco oltre ai "rosa" di Miami guidati da Lionel Messi.
La partita vive di sussulti, accelerate improvvise (caldo permettendo), spunti individuali, scrosci di pioggia e voglia di non farsi troppo male. E quando Savona è costretto a uscire con un'espressione di sofferenza stampata sul viso Tudor gli dà il bacio della buona fortuna e una pacca sulla spalla: fa parte delle insidie di questo torneo che dà molto (in termini economici) ma ti lascia addosso stanchezza e paura di compromettere tutto. Il resto lo fanno i cambi del Manchester City che a un certo punto cala gente del calibro di Haaland e Foden e chiude l'incontro
I gol. Doku fa quel che gli pare quando concede sprazzi di ritmo da Premier: sterza, rientra sul destro e poi piazza un diagonale sul quale Di Gregorio può nulla. Schermaglie, la Juve c'è e reagisce subito: errore grossolano di Ederson, Koopmeiners s'avventa sulla sfera e la trasforma in una polpetta avvelenata. La rete del raddoppio arriva dopo un primo tempo incoraggiante e sa di beffa tremenda per com'è maturata. Quella del tris per gli inglesi (a Haaland basta uno stinco per spingerla dentro) invece la porta sulla coscienza Koop che si lascia imbucare alle spalle. C'è gloria anche per Foden: fa 1-4 a porta vuota servito in maniera perfetta da Savinho. Finita? No, è proprio Savinho a sventolare la manita sotto il naso della ‘vecchia signora'. Episodi, situazioni che castigano e dimensionano la Juventus. Episodi che nemmeno l'ingresso di Yildiz (assieme a Thuram e a Cambiaso) nella ripresa riesce a cancellare. Episodi, perché contro le grandi squadre va così: appena sbagli, sei punito. E ti rendi conto di quanto sei (ancora) piccolo piccolo.