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Mario Cipollini sconcertato da Del Toro: “Ma scherziamo? Scene finte per attirare le telecamere”

Mario Cipollini ha criticato senza mezzi termini Isaac Del Toro, di fronte a quanto accaduto sul Colle delle Finestre dove ha perso tutto di fronte allo scatto di Simon Yates, senza opporre alcuna resistenza: “Dov’è l’orgoglio del campione?”. Per poi condannare anche gli atteggiamenti visti al traguardo, insieme all’amico-rivale Pellizzari: “Se io perdo il Giro in quel modo, altro che abbracci. Ti azzanno come un pitbull”
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta di Isaac Del Toro al Giro d'Italia sull'ultima salita delle Finestre dove è scattato Simon Yates strappandogli di dosso una maglia rosa che sembrava cucitagli su misura ha lasciato il mondo del ciclismo basito. Alla fine però tutti hanno applaudito quel talentuoso ragazzino di 21 anni capace di soverchiare e ribaltare ogni gerarchia, prendendosi la scena assoluta in tre settimane e pagando semplicemente lo scotto dell'inesperienza. Tutti ad applaudirlo e a congratularsi con lui, tutti. Tranne uno: Mario Cipollini. Il Re Leone ha avuto parole tutt'altro che delicate di fronte a quanto ha assistito, in scene definite senza mezzi termini "sconcertanti" tra gli errori in gara e gli atteggiamenti post arrivo: "Io non riesco più a capire dove sta l’animo da guerriero del ciclista, dove sta l’orgoglio del campione".

Da sempre divisivo, borderline, con pensieri e punti di vista difficilmente espressi in punta di fioretto. Mario Cipollini, il Re Leone di mille battaglie e tra gli alfieri del ciclismo italiano a cavallo tra gli anni 90 e i 2000, è rimasto senza parole di fronte a quanto accaduto lo scorso 31 maggio quando, nell'ultima tappa in salita del Giro d'Italia 2025, Simon Yates ha avuto via libera sul Colle delle Finestre, stampando in un sol colpo i due principali avversari, Richard Carapaz e soprattutto Isaac Del Toro che, con la maglia rosa addosso, non ha opposto la benché minima resistenza. Di fronte alle lodi e agli osanna comunque arrivati nei confronti del giovanissimo messicano, Cipollini è andato controcorrente.

Cipollini: "Dov'è l'orgoglio del campione? Non ci voglio credere"

"Io mi chiedo una cosa", l'incipit del pensiero del Re Leone su uno sconcertante atteggiamento in corsa di Del Toro. "Sei giovane, sei in una dimensione più grande del previsto e hai fatto un Giro d’Italia meraviglioso, ma perché quando parte Yates lo lasci andare via come se niente fosse? Non ti accorgi che stai perdendo tutto? Se fossi stato io al suo posto non avrei dato retta a nessuno, avrei cercato di contenere Yates". Una scelta incomprensibile per Cipollini che poi affonda: "Quale altro grande talento avrebbe buttato un’occasione come questa di vincere il Giro?" si chiede Re Leone in modo sarcastico. "Non posso crederci…. magari ne vincerai tanti altri, intanto questo l'hai perso. Dov'è l'orgoglio del campione?"

Cipollini: "Felice di far parte di una cultura ciclistica differente"

Il pensiero alternativo di Cipollini non si sofferma solamente su quanto avvenuto in gara, lo sconcerto e lo sdegno sale a livelli altissimi per quanto assistito subito dopo: "Se io perdo il Giro d’Italia, nel momento che ti avvicini io ti azzanno come un pitbull… altro che baci e abbracci". Il riferimento è a quanto accaduto subito dopo l'arrivo: Del Toro pur sapendo di aver perso tutto, inquadrato in diretta mondiale, viene avvicinato dall'amico di sempre, Giulio Pellizzari. I due si abbracciano, si baciano, si sussurrano nell'orecchio.

Atteggiamenti inaccettabili per Cipollini: "Un avversario che mi vuole dare i baci sul collo? Ma non scherziamo. Io in quel momento vorrei salire su una torre per buttarmi di sotto, altro che fare festa. Io veramente non riesco più a capire dove sta l’animo da guerriero del ciclista, dove sta l’orgoglio del campione. Sono contento di far parte di un ciclismo diverso, di una cultura ciclistica differente" conclude amaro Cipollini. "L'abbraccio dopo l’arrivo è stato ridicolo, un finto fair play solo per attirare consensi, per le telecamere. Siete amici? Dopo, in albergo. In corsa siete avversari pagati da squadre differenti"

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