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Rita De Crescenzo a Belve: “Violentata da tre ragazzi. Ho vissuto 30 anni di droga e psicofarmaci”

Tra le ospiti di Belve di martedì 28 ottobre c’è Rita De Crescenzo, la discussa tiktoker con una vita segnata da abusi, sofferenze e anni di tossicodipendenza. Fanpage anticipa il contenuto dell’intervista in onda su Rai 2. A 13 anni ebbe un figlio con Ciro Marranzino, appartenente alla famiglia Contini e arrestato poco dopo il parto: “Non ho nulla a che vedere con la famiglia, ero una bambina”.
A cura di Sara Leombruno
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Martedì 28 ottobre torna su Rai 2 alle 21.20 Belve. Tra le ospiti di Francesca Fagnani c'è Rita De Crescenzo, discussa tiktoker con oltre due milioni di follower e una vita segnata da abusi, sofferenze e anni di tossicodipendenza, ma anche da un riscatto personale e popolare. Fanpage è in grado di anticipare il contenuto dell'intervista. “Sono passata dalle stalle alle stelle”, racconta, “con me la gente ha visto che nella vita si può cambiare”. Oggi, dice, “sto crescendo mentalmente. Sto studiando, vengono a farmi lezioni a casa”.

Si definisce “tiktokana” (non tiktoker) e “showget” al posto di showgirl. Eppure, dietro le sue espressioni colorite e la comicità spontanea, c’è una donna che ha conosciuto il dolore e la solitudine. “Dalla mattina alla sera faccio compagnia alla gente, la faccio divertire. La gente mi tiene come una Madonna”, spiega. “Non sarà troppo?”, la provoca Fagnani. “Sì, tanto. Ma sono contenta perché così la gente ha visto che nella vita si può cambiare”, replica De Crescenzo.

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L'infanzia difficile: "Ho avuto un figlio a 13 anni"

Quando la conduttrice le chiede che infanzia abbia avuto, la risposta è diretta e senza filtri: “Bruttissima, 30 anni di droga e psicofarmaci. Ho avuto un figlio a 13 anni”. Quel figlio, racconta Fagnani, è nato dalla relazione con Ciro Marranzino, appartenente alla famiglia Contini, arrestato poco dopo il parto. “Non ho nulla a che vedere con la famiglia. Ero una bambina”, chiarisce De Crescenzo. “È rimasta in rapporto con lui?”, insiste la giornalista. L'ospite allora spiega: “Sì, siamo in buoni rapporti perché è il padre di mio figlio”.

I guai giudiziari e la tossicodipendenza

Durante l’intervista, la giornalista le ricorda anche i procedimenti giudiziari che l’hanno vista coinvolta: imputata per spaccio di droga nel 2017 e per diffamazione nei confronti di un deputato e di un ristoratore. La tiktoker si difende: “Ho sempre detto che ho fatto uso di droga, ma non ho mai spacciato”. Poi arriva il momento più toccante. “Il ricordo più brutto del periodo della tossicodipendenza?”, le chiede Fagnani. “Quando sono stata violentata da tre ragazzi di colore alla stazione centrale. Da lì ho capito che se non avessi smesso con la droga sarei morta. E guarda adesso come sto bella! Nella vita si può cambiare e sto qua a raccontarlo”.

"Massimo Ranieri è mio parente, sogno un film con De Sica"

Ma Belve è anche ironia e paradosso, e tra Fagnani e De Crescenzo non mancano argomenti più leggeri. “Il mio sogno è girare un film con Christian De Sica”, confessa la tiktoker. Una commedia natalizia, preferibilmente: “Immagino un bel film di Natale, ambientato a Napoli. Sono una fan sfegatata di De Sica, da piccola ho visto tutti i suoi film”, le parole. Siparietto esilarante quando tenta di spiegare la parentela con Massimo Ranieri, sostenendo che il legame passerebbe per sua nonna “Giuseppa di Zazzariello”.

La politica e il caso Roccaraso

E a proposito di politica, non esclude di candidarsi in futuro: “Se lo facessi, porterei la gente del popolo a votare. Organizzerei dei pullman, andando casa per casa”. “Ci sono le circoscrizioni, si vota sotto casa, non c’è bisogno dei pullman”, la corregge Fagnani. Ma lei non molla: “Io invece organizzo dei pullman”. Sul caso del viaggio a Roccaraso, la giornalista chiede: “Ci ha guadagnato?” e De Crescenzo risponde: “No, e non conosco le agenzie che hanno organizzato i viaggi. Io ho fatto solo dei video super bellissimi”. Poi l’ultimo momento di sincerità: “A chi deve delle scuse?”, domanda la giornalista. “Ai miei figli. Io vivo da sette anni. La mia vita è solo di sette anni”.

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