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Perché non è andato in onda il tg La7: i lavoratori chiedono “migliori condizioni lavorative”

Palinsesto stravolto per La7 che rinuncia alla messa in onda di tutti i programmi in diretta per via dello sciopero dei lavoratori indetto nella giornata di martedì 17 gennaio. Salta anche Tagaà e l’appuntamento con DiMartedì Di Floris. Garantita l’informazione con il tg delle 20.
A cura di Giulia Turco
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Salta la messa in onda dei programmi in diretta di LA7 per via dello sciopero dei lavoratori. Già indetto lo scorso venerdì 13 gennaio, lo sciopero è infine slittato alla giornata di martedì 17 gennaio. Uno stop che costringe alla mancata messa in onda diversi programmi della rete e dunque un’inevitabile stravolgimento del palinsesto. “Livelli professionali, il premio di risultato, la flessibilità oraria e lo smart working”, sarebbero tra i temi caldi nel conflitto tra lavoratori e azienda.

Quali programmi non andranno in onda oggi

Nella giornata di martedì 17 gennaio dunque non sono andati in onda tutti gli appuntamenti mattutini in diretta a partire dall’informazione del tg alle ore 07:30. Stesso discorso vale per Omnibus alle ore 08:00. Saltati anche Coffee Break con Andrea Pancani e L’Aria che tira con Marta Merlino. Infine non è andato in onda l’appuntamento con il tg delle 13.00.

Per quanto riguarda il resto del palinsesto, salterà anche la messa in onda di Tagadà e, nella prima serata, l’appuntamento di Giovanni Floris con DìMartedì. Resta invece l’informazione con il tg delle 20:00, mentre in prima serata verrà trasmesso il film ‘Lo Hobbit – La desolazione di Smaug’.

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Le motivazioni dietro allo sciopero dei lavoratori di La 7

Ad esplicitare le ragioni dello sciopero, una nota pubblicata dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria di La 7 che chiede un miglioramento delle condizioni di lavoro da parte dei dipendenti. “Riconoscimenti professionali”, “miglioramento della qualità lavorativa” e un contributo economico una tantum per il quotidiano e straordinario impegno sostenuto nell’anno passato”, sono tra le richieste che arrivano da parte delle squadre di lavoro ai programmi. Si chiede, inoltre, una migliore gestione “della relazione tra lavoro e vita privata” che passi per una “maggiore flessibilità oraria” e “lo smart working”, tutti elementi ritenuti fondamentali per la crescita positiva dell’azienda e del palinsesto.

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