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Mara Sattei a Le Iene: “Dio mi ha dato la forza di combattere, dire grazie è la mia preghiera” 

Mara Sattei è stata la protagonista de Le Iene ieri, martedì 28 febbraio 2023: con un monologo ha parlato dell’amore che prova per la musica e della fede. Credere in Dio le ha permesso di scoprirsi a fondo, “mi ha fatto capire chi sono, e ha dato delle priorità alla mia vita”.
A cura di Gaia Martino
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Mara Sattei è stata ospite de Le Iene nella puntata di martedì 28 marzo: la cantante reduce dalla sua avventura sul palco del Festival di Sanremo 2023 con Duemilaminuti, si è resa protagonista del monologo al centro dello studio. Tema del suo discorso la sua fede e l'amore smisurato che prova per la musica: "Chi canta prega due volte, e la mia preghiera è semplicemente dire grazie per tutto questo".

Il monologo di Mara Sattei

Mara Sattei con un monologo a Le Iene ha raccontato dell'amore che prova per la musica e della sua fede: ha spiegato quanto per lei sia importante credere in Dio che le ha permesso di scoprirsi a fondo e capire le priorità della vita. Il monologo:

"Avevo circa 8 anni, mi trovavo al mare e si stava avvicinando il tramonto. I miei amici stavano giocando sulla spiaggia e io alzando gli occhi ho realizzato quanto immenso fosse il cielo e quando piccola in realtà fossi io. In quel momento mi sono sentita meno sola: è come se avessi capito che qualcuno era lì ad ascoltarmi, nonostante tutto sembrasse così irraggiungibile. La musica mi ha sempre connessa a qualcosa che va oltre ciò che posso comprendere. Chi canta prega due volte, e credere in Dio mi ha dato la forza di combattere, di non avere paura. Mi ha fatto sentire amata, e mai dimenticata; un amore che non finisce e non si stanca. Credere mi ha fatto capire chi sono, e ha dato delle priorità alla mia vita che vanno oltre le cose materiali. Stiamo sempre a rincorrere qualcosa che non ci soddisfa, e allora proviamo a comprarlo. Ma questo non compensa quel vuoto. A volte basta solo fermarsi ed essere grati per quello che si ha, nella semplicità delle piccole cose. Cucinare per una persona che amo, chiamare mia nonna tra un’intervista e l’altra, o chiedere a mia madre e mio padre “come stai?". La musica mi ricorda ogni giorno tutto questo. Quando scrivo e quando canto c’è qualcosa che parte da dentro e mi fa sentire libera, viva, amata. La musica mi ha resa capace di sognare, e mi ha fatto capire quanto è bello sentirsi fragili e umani. Quindi, chi canta prega due volte, e la mia preghiera è semplicemente dire grazie per tutto questo".

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