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Francesca De André: “Temevo che la condanna al mio ex non fosse confermata, c’è squilibrio nel giudicare questi reati”

Francesca De Andrè è stata ospite di Verissimo. Il suo ex è stato condannato, in via definitiva, a tre anni e tre mesi per maltrattamenti, una pena sulla quale la 35enne nutre anche una certa perplessità.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di Verissimo di sabato 4 ottobre è stata ospite Francesca De Andrè. A Silvia Toffanin ha raccontato gli ultimi sviluppi del processo in cui il suo ex fidanzato, Giorgio Tambellini, è accusato di maltrattamenti e lesioni: la condanna è stata confermata, tre anni e tre mesi, oltre a un risarcimento, ma la 35enne non esita a mostrare il suo dissenso e le sue perplessità in merito.

La delusione di Francesca De Andrè dopo la sentenza

Una relazione disfunzionale, in cui la violenza aveva preso il sopravvento da tempo, quella che ha vissuto Francesca De André e che l'ha portata, dopo essere finita in pronto soccorso con un codice rosso, a sporgere denuncia nei confronti del suo ex fidanzato, che dovrà scontare una pena detentiva:

Hanno confermato la pena del primo grado anche in secondo grado, tre anni e tre mesi. La pena non poteva aumentare, c'era la possibilità che diminuissero la pena o che fosse assolto. Lui è stato obbligato a pagare a me una cifra, oltre le spese legali. Io mi aspettavo di più, parlo a nome di tutte le donne, io mi sono costituita parte civile, lui è stato colto in flagrante, quindi non si capisce su cosa si siano basati per rilasciarlo.

De André, che non aveva l'obbligo di presenza in aula il giorno della sentenza, si dice delusa non per l'operato dei suoi legali, quanto per quello che è avvenuto dopo, quando il suo ex è stato lasciato libero prima di ricevere la condanna definitiva: "Se noi continuiamo a mandare dei messaggi e spingiamo le donne a denunciare e la persona che viene condannata con prove e testimoni è libera, una donna può avere solo paura, non è che siamo certi che la tragedia non avviene". 

La 35enne non nasconde la rabbia per la pena che è stata data a Tambellini e sottolinea come in questi anni lui sia stato libero di proseguire con la sua vita: "Mentre io devo combattere a livello legale, psicologico, mi fa rabbia che non c'è equilibrio nel giudicare questi reati". L'ex era violento e lo è stato fino al momento in cui è stato colto: "Incendiava oggetti e me li lanciava incendiati, mi lanciava la candeggina addosso. È stato colto in flagrante è lo lasciate libero". De Andrè ripensa anche a come non

Il mio corpo risponde, parla. E io da donna che ha vissuto tante cose, non le vedevo, essendo stata abituata alla violenza come possibile cosa in un rapporto, io non la vedevo. Se vado a ritroso e vedo che facevo l'opinionista nei talk show e dispensavo consigli per riconoscere la violenza tra quattro mura.

L'amore oggi e l'idea di avere figli

Nonostante ciò Francesca De Andrè rivendica il fatto di non essere cresciuta con "rabbia e rancore", ma di aver sempre cercato di fare un'analisi introspettiva. Oggi non c'è nessuno al suo fianco, ma al momento dice di aver raggiunto una grande consapevolezza: "I traumi che ho vissuto mi hanno portato ad avere un senso di responsabilità molto alto, le persone non sono realizzate se hanno figli o no" e anche i problemi di salute hanno contribuito a questa scelta: "Sono stata operata per tre masse tumorali, togliendomi le tube, per fortuna le ovaie me le hanno salvate, quindi se volessi dei figli, con la fecondazione assistita, potrei". 

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