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Enzo Iacchetti dopo lo scontro con Eyal Mizrahi: “Un provocatore, dovessi tornare a Cartabianca direi le stesse cose”

Enzo Iacchetti commenta su Instagram il durissimo scontro con Eyal Mizrah, presidente della Federazione Amici di Israele. “Un provocatore bugiardo e ignorante, tornassi indietro direi nuovamente tutto quello che ho detto”, ha dichiarato l’attore.
A cura di Stefania Rocco
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Non tradisce alcuna volontà di riconciliazione né ripensamenti il video che Enzo Iacchetti ha pubblicato su Instagram a poche ore dallo scontro con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, a È sempre Cartabianca. L’attore, che aveva contestato apertamente il tentativo di Mizrahi di pilotare l’informazione a proposito del massacro che Israele sta compiendo nella Striscia di Gaza a danno dei palestinesi, torna sull’argomento per esprimere il suo durissimo giudizio nei confronti dell’interlocutore fronteggiato durante il talk condotto da Bianca Berlinguer. “Avevo davanti un essere impossibile, un provocatore bugiardo e ignorante. Se dovessi tornare a È sempre Cartabianca anche stasera, ripeterei tutte le parole che ho usato, dalla prima all’ultima”, ha detto Iacchetti in un video, la cui caption ribadisce con forza: “Palestina libera”.

Eyal Mizrahi gli aveva dato del “fascista”, la lite a È sempre Cartabianca

Intervenuto a È sempre Cartabianca con il chiaro intento di orientare la narrazione sul conflitto in Palestina a favore del governo di Israele, Mizrahi si è trovato di fronte al contraddittorio serrato di Iacchetti, evidentemente preparato sul tema e pronto a evidenziare ogni tentativo di mistificazione. E quando il conduttore di Striscia la notizia ha replicato punto per punto alle sue affermazioni, alzando i toni perché emotivamente vicino ai migliaia di innocenti che a Gaza hanno perso la vita o stanno soffrendo la fame, Mizrahi gli ha dato del “fascista”. Una definizione inaccettabile per il conduttore, che si è alzato, scosso, e ha minacciato l’israeliano di “prenderlo a pugni”.

Enzo Iacchetti ha infranto il muro del silenzio della Tv, nessun altro intervento era stato tanto incisivo su Gaza

Dimostrando un'indiscutibile conoscenza delle radici del conflitto israelo-palestinese e rivendicando con forza la sua posizione all'interno di in un programma che va in onda in prima serata su una rete generalista, Iacchetti ha compiuto un atto di coraggio ma, soprattutto, di estrema utilità. La veemenza con la quale ha palesato la sua posizione è riuscita a fare qualcosa che non era ancora mai accaduto dal momento in cui Israele ha attaccato la Palestina: obbligare chi fa e chi guarda il piccolo schermo a partecipare al dibattito su Gaza. Con lo scopo di abbattere il muro del silenzio e comunicare con urgenza la necessità di prendere una posizione.

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