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Che Tempo Che Fa sul NOVE è identico, la Rai ha perso un gioiello

Fabio Fazio sul NOVE punta sulle certezze e fa bene, confermando di avere tra le mani uno dei dei migliori programmi della Tv italiana, che non aveva bisogno di novità. La domanda vera è se questo passaggio a una nuova rete avrà l’effetto sperato: cambiare le gerarchie nella televisione generalista italiana.
A cura di Andrea Parrella
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Formula identica, stessi interpreti, medesima impostazione. Alla domanda "com'è il nuovo Che Tempo Che Fa sul NOVE?" la risposta è che non cambia di una virgola e, inevitabilmente, funziona. Il programma condotto da Fabio Fazio punta sulle certezze e si conferma un'equazione televisiva pressoché perfetta, testimonianza di una legge inconfutabile del piccolo schermo: dove c'è contesto, c'è qualità.

Fazio si concede pochissime escursioni nel terreno della novità per rinfrescare un programma che di novità non ha bisogno, potendo già contare sulla spinta della narrazione del distacco storico dalla Rai che tanto ha fatto discutere sul finire della primavera e poi durante tutta l'estate, grazie alle frecciatine a distanza e alle polemiche per le pagine social del programma tenute "in ostaggio" dalla Rai.

Il nuovo Che Tempo Che Fa è così rodato e comparabile al programma che era su un altro tasto del telecomando, da offrire volutamente pochi spunti di analisi che non si siano già palesati in passato. L'aggiunta dell'anteprima con Frassica e l'integrazione di Ornella Vanoni sono fattori che non alterano un risultato già eccellente. Che Tempo Che Fa è un programma unico nel panorama televisivo italiano, l'approfondimento sui fatti di attualità è curato ed esposto con un linguaggio riconoscibile, chi prenda parte al programma è coinvolto e si concede, i salti tra i vari registri non sono mai traumatici. Aspetti che, sommati tra loro, danno la dimensione dell'errore imperdonabile commesso dalla Rai nel lasciare andare un prodotto di questo tipo.

Allargando lo sguardo allo scenario televisivo generale, sarà interessante capire quale impatto Che Tempo Che Fa avrà sui destini del NOVE, che sull'ingaggio di Fazio punta tutto per inserirsi definitivamente nel panorama della televisione generalista. Se è vero che Fazio contribuirà in modo sostanziale a far crescere l'attenzione verso la rete, toccherà capire se riuscirà a condizionarne significativamente il percorso futuro. L'auspicio è una ricaduta pesante su tutto il palinsesto, che insomma Fazio spinga non solo il pubblico del suo programma a guardare Che Tempo Che Fa, ma allarghi la platea della rete in generale. Un passaggio complesso e non scontato se si pensa al precedente di Maurizio Crozza, operazione di indubbio successo del NOVE che tuttavia non pare aver avuto un grande effetto sull'identità del canale. La percezione è che lo show settimanale di Crozza sia una enclave fortunatissima in una rete che tuttavia, finito il suo programma, pare spegnersi.

Il coinvolgimento di Fabio Fazio deve aspirare a fungere da elemento di richiamo per rendere definitivamente riconoscibile il canale e rafforzare questo nuovo polo in una stagione televisiva di cambiamenti importanti. Sarà questo, se sarà, il vero fattore di cambiamento imposto dal passaggio di Che Tempo Che Fa sulla nuova rete, che potrebbe aprire a scenari interessanti.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare la realtà che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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