
Non ci voleva la zingara per capire che Veronica Gentili fosse una conduttrice in gamba. Eppure in pochi avrebbero scommesso che potesse funzionare alla vigilia di questa Isola dei Famosi. Lei ha accettato la sfida, forse turandosi il naso in prima battuta, poi prendendoci gusto e dando al reality il suo timbro.
La ricetta Gentili per L'Isola dei Famosi
Questa edizione dell'Isola dei Famosi è ripartita dalle basi, quell'impostazione classica di un reality che in Italia ha fatto la storia del genere. Puntare sulla fatica, andare all'essenza dell'esperienza umana per i concorrenti, spremere fino all'ultima goccia il principio che sta alla base dei reality, cioè che chi partecipa sia chiamato ad adattarsi a una condizione di cattività, in questo caso la più estrema. Non a caso sono stati in tanti ad abbandonare in anticipo per il pugno duro della produzione, ma il cast alla fine ha restituito quello che doveva, creando dinamiche e chiudendo in un clima ironico, ma non ridanciano, pienamente percepito nell'ultima puntata.
Un sospiro di sollievo dopo il flop clamoroso di The Couple
Si direbbe che Canale 5 dovrebbe ripartire da questa Isola dei Famosi, se solo questa istigazione non generasse, legittimamente, una lunga schiera di mani alzate per chiedere: "beh, ma gli ascolti?". Sì, gli ascolti non sono stati da fuochi d'artificio, ma il contesto deve avere sempre priorità per capire ciò che succede e il contesto generale che ha accolto questa Isola dei Famosi era a dir poco tragico. Il flop clamoroso ma prevedibile di The Couple, chiuso con largo anticipo poche settimane prima della partenza, aveva fatto temere il pericolo di un'altra imbarcata che sarebbe stata letale. Al contrario, con un approccio teso alla rifondazione, l'idea di ripartire dalle cose basilari, i danni sono stati decisamente contenuti.
È per questo che Mediaset dovrebbe ripartire da questa Isola, sì, ma per andare oltre. Raccogliere quanto di buono emerso e dimostrare lo stesso coraggio avuto nel proiettare un volto naturalmente più incline al talk come Gentili alla conduzione di un reality, per immaginare l'esplorazione di territori diversi, altri. La vittoria di Cristina Plevani, a 25 anni dal Grande Fratello, è una coincidenza storica che può essere letta simbolicamente come il segno di un cerchio che si doveva chiudere, per ripartire.
Come si salva Canale 5
Ripartire, appunto. Lo suggeriamo a pochi giorni dalla presentazione palinsesti Mediaset del 7 luglio, che ormai saranno già ampiamente definiti, perché l'universo Mediaset è, per certi versi, cartina tornasole della Tv generalista di questo momento storico. Mentre c'è una Rai che si adagia su una rendita di posizione che non prevede la minima effervescenza (e i palinsesti presentati il 27 giugno lo testimoniano), non se la passa meglio Mediaset, che pur rivendicando una posizione da leader nella vendita della pubblicità, vive un momento di grande confusione nella sua proposta al pubblico, soprattutto per Canale 5 se escludiamo l'universo dei programmi di De Filippi. Il rischio è la sola strada per uscire da questo pantano creativo e dalle parti di Cologno Monzese, lì dove è partito un cambiamento epocale della televisione quasi 40 anni fa, dovrebbero capirlo prima che sia troppo tardi.
