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Tiberio Timperi: “So cos’è la fame, il cinismo mi ha aiutato a sopravvivere. Ora vorrei innamorarmi”

Tiberio Timperi si è raccontato in una lunga intervista a La Repubblica. È pronto a tornare in Rai con “I fatti vostri” su Rai 2, con Anna Falchi. Sul suo passato: “So cos’è la fame, il cinismo mi ha aiutato a sopravvivere”. Oggi desidera trovare la donna giusta: “Voglio innamorarmi di nuovo”.
A cura di Gaia Martino
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Tiberio Timberi in una lunga intervista a La Repubblica ha parlato di sé e della sua carriera. A 58 anni, dopo aver detto a Pierluigi Diaco di "essere pronto per la pensione", è uno dei protagonisti della prossima stagione tv. Da settembre approda in I Fatti vostri in coppia con Anna Falchi, su Rai2: "I pianeti si sono allineati. Quando a Salvo Sottile hanno affidato un programma in prima serata su Rai 3, mi hanno chiamato per I fatti vostri".

Il nuovo impegno in I Fatti vostri

In I Fatti Vostri ritroverà Michele Guardì, autore del programma, "il suo secondo padre". "In Rai si lavorava per gruppi, I fatti vostri è a conduzione familiare e i rapporti umani contano molto. Michele è severo e esigente, essendo “profondamente democristiano”, è lui a dirlo, ha capito molto nella vita" ha spiegato Tiberio Timperi a La Repubblica il quale tempo fa ha ricevuto un complimento speciale da parte di una signora. "Una signora mi ha detto: “Quando la vedo, mi sento a casa”, è una medaglia. Essere accolti è tutto".  I social "possono diventare un cancro", ma sono importanti per il lavoro: "Una volta un ufficio stampa mi disse: “Se non sei un Instagram non esisti”. Sarebbe bello avere rapporti umani". 

L'infanzia e i primi passi in tv

Il padre voleva un figlio laureato, ma dopo il successo in Rai diventò suo fan. "Papà sì. Mi ha preso sul serio solo dopo che sono passato in Rai, ho scoperto che conservava gli articoli su di me. Educazione semplice: comportati bene, vai bene a scuola e non farci chiamare dalla polizia. Papà era corretto fino all’autolesionismo", le parole prima di raccontare della madre.

Mamma è morta giovane, era chiusa, non esternava, sognavo le carezze che mia zia faceva a mio cugino. Era una vita senza sovrastrutture, un gradino sopra la povertà. So cos’è la fame, la voglia di arrivare. Abitavo in un palazzo di Piazza Vittorio che odorava di sugo, sono cresciuto con i valori di una volta. Ero figlio unico, avrei voluto dei fratelli. Sa una cosa? Ho finito per assomigliare a mio padre, dico quello che diceva lui.

"Il cinismo mi ha aiutato a sopravvivere" ha raccontato Timperi a La Repubblica che ha "fatto scuola" al Tg4: "Emilio Fede era epico nelle sue sfuriate, ma ho imparato tanto. Il mio modello? Baudo, Corrado, Enzo Tortora che era affilato. Baudo faceva spettacolo con l’incidente, di Corrado amavo la familiarità". Ha lavorato sia con Mike Bongiorno che con Raffaella Carrà:

Con Mike presentai il Festival italiano, una sorta di anti Sanremo, era un signore. Con Raffaella preparavamo Navigator, con Sergio Japino a Cinecittà. Non capivo il programma. Japino mi disse: “Io sono la televisione”, replicai: “E io il frigorifero”. Poi Raffaella fu distaccata con me.

Quando era più giovane era "cicciotello e con i brufoli": "Quando ho fatto la radio non c’era la telecamera, e l’avvenenza non contava".

"Vorrei innamorarmi di nuovo"

Dopo il matrimonio naufragato con Orsola Gazzaniga, Tiberio Timperi sogna di potersi innamorare di nuovo: "A Los Angeles nel 2001 mi fermò un tizio della Philip Morris, grande agenzia di modelli e attori, con un biglietto: “Compliments you are scouted”. Ero in vacanza con la mia fidanzata, non ho compilato i moduli. La curiosità di vedere cosa sarebbe potuto accadere è restata. Ma mi accontento. Se penso da dove sono partito: la casa senza termosifoni, ho patito tanto di quel freddo da bambino. Non esiste solo la tv. Oggi vorrei innamorarmi di nuovo". 

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