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Caso Signorini-Corona

Signorini su Chi evita il caso Medugno: “Il principio resta lo stesso di sempre: donare senza pretendere”

Nel numero di Chi del 31 dicembre, Signorini firma una lettera dedicata ai valori universali. Nessun riferimento esplicito al caso Medugno o alla sua iscrizione nel registro degli indagati: il direttore sceglie di ribadire che “il principio resta lo stesso: dare senza calcolare”, muovendosi in quella che sembra una presa di distanza dal dibattito delle ultime settimane.
A cura di Sara Leombruno
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Nel pieno delle polemiche legate al caso di Antonio Medugno, Alfonso Signorini sceglie di non entrare nel merito della vicenda giudiziaria e affida alle pagine di Chi una riflessione dal tono intimista e simbolico. Nel numero del settimanale in edicola oggi, 31 dicembre, il direttore firma una lettera rivolta ai lettori in cui parla di valori universali, evitando qualsiasi riferimento alle accuse che lo vedono coinvolto. Muovendosi in quella che sembra una presa di distanza dal dibattito acceso delle ultime settimane.

Cosa ha scritto Alfonso Signorini su Chi

Signorini costruisce il suo editoriale attorno alla figura di un Babbo Natale “contemporaneo”, lontano dall’immaginario tradizionale. Non più cappotti rossi o slitte, ma piccoli gesti quotidiani: chi regala tempo, chi ascolta, chi aiuta senza esporsi. Un racconto che insiste su un concetto chiave, ribadito più volte nel testo: “Il principio resta lo stesso di sempre: dare senza calcolare, donare senza pretendere”. Nel suo intervento, il conduttore del Grande Fratello descrive Babbo Natale come un’attitudine più che come una figura simbolica: una scelta quotidiana, lontana dal bisogno di visibilità o riconoscimento. “Babbo Natale non è un uomo con la barba: è un comportamento”, scrive, sottolineando come la vera magia non sia ricevere, ma scoprire di poter essere, a propria volta, quel gesto inatteso per qualcun altro.

Una lettera che si muove sul piano dei valori universali e che, proprio per questo, appare come una presa di distanza dal dibattito acceso delle ultime settimane. Nessuna risposta diretta alle accuse, nessun accenno alle indagini in corso: Signorini preferisce parlare ai lettori di gentilezza, altruismo e coscienza individuale, lasciando che sia il silenzio sul caso giudiziario a fare notizia.

Le indagini a suo carico e la posizione di Mediaset

Nel frattempo, risale al 30 dicembre la notizia dell’iscrizione di Alfonso Signorini al registro degli indagati della Procura di Milano come atto dovuto, a seguito della denuncia presentata da Antonio Medugno. L’inchiesta riguarda accuse di violenza sessuale ed estorsione. Finora, però, non ci sono altre conferme indipendenti alle dichiarazioni del querelante e il conduttore nega ogni addebito. In parallelo, l'avvocato di Signorini, Domenico Aiello, ha respinto le accuse, sottolineando come Medugno “sia abituato a proporsi in ogni forma pur di andare in Tv” e sostenendo che lo dimostreranno attraverso prove che, a loro dire, avvalorerebbero questa posizione. Anche Endemol Shine Italy, produttore del Grande Fratello, fa sapere dal canto suo di aver avviato delle indagini interne affinché ci si accerti che il codice etico previsto dal programma e da Mediaset "sia stato rispettato in tutti i passaggi di selezione allo show".

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