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Si apre la pista camorra per l’attentato a Ranucci: una lettera anonima arrivata in redazione a Report

Spunta la pista camorra nelle indagini per l’attentato a Sigfrido Ranucci. Oggi sono stati ascoltati dalla procura di Roma, l’inviato di Report Daniele Autieri e l’ex ad dei Cantieri Navali Vittoria.
A cura di Ilaria Costabile
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Spunta la pista camorra nelle indagini sull'attentato a Sigfrido Ranucci. L'inviato di Report, Daniele Autieri e l'ex amministratore delegato della società Cantieri Navale Vittoria, Francescomaria Tuccillo, sono stati ascoltati oggi, 21 novembre, in procura a Roma. Dopo l'esplosione di un ordigno davanti la casa del giornalista a Pomezia, dove è stata distrutta la sua auto, è stata aperta un'inchiesta.

Cosa è emerso durante l'audizione in Procura

Nel corso dell'audizione di oggi, davanti al pm della Direzione distrettuale antimafia di Roma, Carlo Villani, si è parlato dei una lettera anonima arrivata alla redazione di Report lo scorso venerdì e che, quindi, potrebbe collegare l'attentato ad ambienti criminali della camorra e un presunto traffico di armi, al centro della puntata della trasmissione andata in onda domenica scorsa. L'inviato Daniele Autieri, lo scorso 24 settembre, si trovava nella sede di Cantieri Navali Vittoria ad Adria, quando dei dipendenti hanno trovato all'interno del cantiere delle casse di legno che contenevano due mitragliatrici, non registrate. Sulla questione ha aperto un fascicolo la procura di Rovigo.

Proprio Tuccillo, ex amministratore delegato della società, dopo l'attentato a Ranucci ha ricevuto una pec con la quale si comunicava il suo licenziamento.
Per quanto riguarda la lettera anonima inviata a Report è stata inviata ai carabinieri e la procura di Roma ha avviato ulteriori accertamenti sulla faccenda. Nell'inchiesta che è stata aperta per indagare sull'attentato consumatosi davanti la casa del giornalista, le indagini sono state delegate ai carabinieri di Roma e Frascati, i quali dovranno analizzare i reati di danneggiamento e violazione della legge sulle armi, aggravati dal metodo mafioso.

L'incontro di Ranucci con la commissione di Vigilanza Rai

A inizio mese, lo scorso 5 novembre, Sigfrido Ranucci era stato ascoltato dalla Commissione di Vigilanza Rai, dove il giornalista è tornato a parlare dell'attentato e del clima di tensione che da tempo lo circonda. Durante un incontro pubblico tenutosi a Firenze, però, il volto della nota trasmissione di inchiesta non ha nascosto una certa amarezza per come è stata gestita l'audizione: "l'ennesimo attacco al mio lavoro", aveva detto.

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