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Salvo Sottile difende Raoul Bova sul caso Martina Ceretti: “Nessun attore è intervenuto in suo soccorso”

Salvo Sottile difende Raoul Bova dopo la pubblicazione del video in cui Fabrizio Corona lo accusa di aver tradito Rocio Munoz Morales con la modella Martina Ceretti. Le parole dopo le chat e gli audio diffusi dall’imprenditore: “Far finta di nulla di fronte a una lesione della privacy significa andare verso una deriva pericolosa”.
A cura di Sara Leombruno
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Salvo Sottile interviene in difesa di Raoul Bova dopo la pubblicazione del video di Falsissimo intitolato "Falsissimo Island pt.1", durante il quale Fabrizio Corona lo accusa di aver tradito la compagna Rocio Munoz Morales con la modella Martina Ceretti. Le parole del conduttore dopo le chat e gli audio diffusi dal re dei paparazzi: "Far finta di nulla di fronte a una lesione della privacy e della libertà personale significa andare verso una deriva pericolosa".

Le parole di Salvo Sottile sul caso Bova-Ceretti

Nell'ultimo episodio di Falsissimo, Corona attribuisce a Bova una relazione clandestina durata circa due anni e mezzo con Martina Ceretti, modella milanese di 23 anni. Con un post pubblicato su X e diventato virale in poco tempo, Salvo Sottile si schiera a favore dell'attore, invocando il suo diritto alla privacy: "L’audio dei vocali di Raul Bova con una signorina (una sedicente influencer che lo ha tradito e li ha messi in vendita) rimbalzano ormai ovunque, vengono usati sui social per imitarlo e per**larlo". Il conduttore si è detto sorpreso del fatto che nessun collega sia intervenuto: "Nessun attore o nessun amico è arrivato in suo soccorso per difenderlo, per dire che quello che fa fuori dal set sono fatti suoi. Lo faccio io. Io non sono suo amico ma credo che ciò che gli è stato fatto sia una barbarie".

Vendere e diffondere messaggi privati è un reato e trovo assurdo che nessun garante della privacy, nessun magistrato, nessun rappresentante politico sia saltato sulla sedia vedendo tutto questo e lo abbia fermato. Far finta di nulla di fronte a una lesione della privacy e della libertà personale significa andare verso una deriva pericolosa: il FarWest.

Infine, una provocazione rivolta a tutti i colleghi del mondo dello spettacolo: "Oggi è toccato a Bova, domani a chi toccherà finire nel tritacarne?".

L'intervento di Beatrice Arnera

Poco dopo il post di Sottile, in realtà, Beatrice Arnera ha deciso di rompere il silenzio sulla vicenda attraverso alcune stories pubblicate su Instagram, in cui invoca a sua volta l'importanza del diritto alla privacy, accusando Corona e chi ha deriso Raoul Bova di "violenza e barbarie". Non è chiaro se si tratti di una semplice coincidenza o se il post del conduttore abbia potuto, in qualche modo, dare il via a quello che potrebbe rivelarsi, nelle prossime ore, un moto di solidarietà nei confronti dell'attore.

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