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Pupi Avati colto da malore mentre girava sul set, ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco

Pupi Avati, a Bologna per girare il suo ultimo film, è stato colto da un malore sul set in pieno centro storico, mercoledì scorso. Il regista, che ha compiuto 84 anni proprio ieri, è stato subito portato al Sant’Orsola dove è attualmente ricoverato.
A cura di Eleonora D'Amore
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Pupi Avati era a Bologna per girare il suo ultimo film quando è stato colto da un malore sul set in pieno centro storico, mercoledì scorso. Il regista, che ha compiuto 84 anni proprio ieri, è stato subito portato al Policlinico di Sant'Orsola di Bologna dove è attualmente ricoverato.

Pupi Avati sarà dimesso nei prossimi giorni, parla il fratello

La diagnosi dopo il malore: uno scompenso cardiaco. Puoi Avati potrà tornare a casa nei prossimi giorni ma sarà dimesso non prima di domenica e, come annunciato dal fratello Antonio al Corriere di Bologna, non appena lascerà il Policlinico tornerà a Roma dove inizierà a girare le prossime scene della pellicola.

Il suo ultimo film dal titolo ‘Dante' sta riscuotendo un grande successo nelle sale, mentre venerdì scorso gli veniva consegnato il ‘Premio Cultura' di Confartigianato in Archiginnasio. In quella occasione aveva ribadito che, nonostante la sterminata filmografia, gli mancava ancora da fare "il film della vita". A ogni ciak, aveva detto, "senti che, probabilmente, questa è la volta buona. Fortunatamente non lo è, la rimandi sempre".

Il successo dell'ultimo film "Dante" con Sergio Castellitto

“Poter narrare Dante Alighieri per la sua umanità è stato quel dono che attendevo da vent'anni”, così il cineasta ha descritto il suo sogno realizzato. Sergio Castellitto ha commentato con queste parole la sua collaborazione con il maestro Avati: "Il merito maggiore di questo film è essere riuscito a far scendere dal piedistallo un’icona cristallizzata con il suo tipico profilo severo e la corona d’alloro per rivelarci un uomo la cui vita è stata segnata dalla soludine, dalla povertà, dal dolore e dalle amarezze e che non è stato di certo un santo, ma un uomo che ha avuto le sue debolezze come tutti. Da questo punto di vista il film ha un altissimo valore non solo emotivo, ma anche pedagogico: è un’opera da portare nelle scuole".

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