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“Paolo Bonolis in Rai nel 2026, il contratto con Mediaset è di un anno”, le ipotesi sul futuro del conduttore

Paolo Bonolis potrebbe approdare in Rai nel 2026, riportando uno dei suoi programmi più noti: Il senso della vita. Il futuro del conduttore, quindi, potrebbe muoversi tra la tv pubblica e Mediaset con cui avrebbe stipulato il contratto di un anno.
A cura di Ilaria Costabile
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In vista della programmazione della nuova stagione televisiva, non mancano ipotesi sul futuro di alcuni volti iconici della tv e già in questi mesi si è più volte parlato di Paolo Bonolis e della possibilità di un passaggio in Rai. Indiscrezione che troverebbe riscontro anche nel fatto che il contratto con Mediaset sarebbe solo di un anno.

Il futuro di Paolo Bonolis tra Mediaset e Rai

A divulgare la notizia è Hit, ex firma di TvBlog, secondo cui il conduttore potrebbe migrare verso la Rai già nel 2026, contando sull'amicizia con l'amministratore delegato Giampaolo Rossi e sulla tv pubblica porterebbe uno dei suoi iconici programmi, Il Senso della Vita, con i dovuti cambiamenti che lo differenzierebbero dall'ultima edizione del programma nel 2011, quindi circa 14 anni fa. Inoltre Bonolis, durante l'anno di contratto con Mediaset, avrebbe l'opportunità di fare spostarsi in altre emittenti, per ospitate o altro, come accaduto ai suoi colleghi nel corso di quest'anno.

Bonolis in giuria a Tu sì que vales

Notizia degli ultimi mesi, poi, è quella che vede Paolo Bonolis entrare nel cast di Tu sì que vales, programma amatissimo di Canale 5 che rientra nei titoli vincenti condotti da Maria De Filippi e che, ormai, sono indispensabili per la rete, soprattutto nell'ottica di riempire il sabato sera. Il noto volto tv, quindi, avrebbe confermato la sua presenza nella giuria dello show, per il quale si starebbero cercando personaggi bizzarri che, d'altronde, andrebbero a continuare e rafforzare quella narrazione scanzonata portata avanti da Bonolis in questi anni nei suoi programmi di punta da Avanti un altro allo storico Ciao Darwin, che hanno portato sul piccolo schermo la più varia umanità. Si aggiunge, poi, la conferma dell'addio alla trasmissione di Gerry Scotti che con la sua Scuderia, era la cifra ironica e sopra le righe del programma.

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