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Morto Jerzy Stuhr a 77 anni, l’attore e regista polacco aveva lavorato con Nanni Moretti

È morto a 77 anni l’attore e regista polacco Jerzy Stuhr, come annunciato da suo figlio Maciej. Tanti i film a cui aveva preso, tra cui anche diversi italiani: molti diretti da Nanni Moretti.
A cura di Ilaria Costabile
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È morto all'età di 77 anni l'attore e regista polacco Jerzy Stuhr, uno tra gli interpreti più versatili della sua generazione, che aveva lavorato con grandi nomi del cinema polacco come Andrzej Wajda, Krzysztof Zanussi e Krzysztof Kieslowski. A darne notizia è stato il figlio, Maciej Stuh, che ha seguito le orme del padre, diventando attore. Negli ultimi anni non erano mancati i problemi di salute, secondo la stampa polacca avrebbe combattuto un cancro, ma poi aveva dovuto superare anche un inctus e un infarto.

La carriera di Jerzy Stuhr: i film con Moretti

Il figlio Maciej ha dichiarato che suo padre era stato ricoverato nella terapia intensiva nell'ospedale della località di Zakopane, ma già era in gravi condizioni. Purtroppo, quindi, non c'è stato nulla che i medici potessero fare affinché l'attore potesse riprendersi del tutto. Jerzy Stuhr nelal sua carriera ha lavorato con noti registi, tra cui spicca anche il nome di Nanni Moretti. Con lui ha girato Il Caimano, Habemus Papam, ma il cineasta romano lo aveva voluto anche nel suo ultimo film, Il sol dell'avvenire, in cui interpretava il fidanzato della giovane figlia di Moretti. Tra gli altri titoli italiani a cui aveva preso parte, anche il recente Non morirò di fame, diretto da Umberto Spinazzola (già regista di Masterchef ndr.), in cui interpretava un senza fissa dimora che era in grado, utilizzando gli avanzi, di preparare dei piatti squisiti. Di qualche anno fa, invece, le collaborazioni con altri registi italiani, come Io sono con te di Guido Chiesa del 2010, L'ultimo papa re di Luca Manfredi del 2013, e infine Rimetti a noi i nostri debiti di Antonio Morabito del 2018.

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L'attore era nato a Cracovia, il 18 aprile 1947 e fin dalla fine degli Anni Sessanta aveva iniziato a lavorare in teatro, mentre faceva il docente universitario. Dopo qualche anno arriva al cinema, iniziando così una carriera inarrestabile e partecipando anche a film di registi noti come Agnieszka Holland e Krzysztof Zanussi. Con Wajda, invece, collabora anche come assiste alla regia e, di fatti, è stato anche dietro la macchina da presa, dirigendo il film Storie d'amore, dedicato a Kieslowski appena scomparso, e presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 1997. È stato poi direttore dell'Accademia di arti drammatiche Ludwik Solski di Cracovia per due volte: dal 1990 al 1996 e poi dal 2002 al 2008.

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