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Maya Hawke di Stranger Things da Jimmy Fallon: “La sentenza antibortista? Fanc**o la Corte Suprema”

Maya Hawke, protagonista di Stranger Things e figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, ha espresso il suo pieno dissenso nei confronti della sentenza antiabortista della Corte Suprema americana.
A cura di Ilaria Costabile
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Maya Hawke, l'attrice che in Stranger Things interpreta il personaggio di Robin, nonché figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke, è stata invitata da Jimmy Fallon al The Tonight Show dove hanno parlato anche della sentenza della Corte Suprema americana in merito alla legge sull'aborto. La 23enne non ha esitato ad esternare le sue riflessioni, prendendo spunto anche da avvenimenti della sua vita familiare.

L'attrice contro la Corte Suprema americana

Il suo intervento nel noto show della NBC è partito analizzando una conversazione che lei e la madre avevano avuto in occasione di questa ospitata e in cui avevano commentato insieme un pezzo che l'attrice aveva scritto sul Washington Post nel settembre 2021, nel quale raccontava di un aborto avuto quando era ragazza. L'attrice, quindi, racconta:

Abbiamo parlato della sentenza della Corte Suprema e di questo articolo che mia madre ha scritto qualche mese fa quando avevano iniziato a concretizzarsi le ulteriori restrizioni sulla possibilità di abortire, qualcosa che ha anticipato quello che poi è accaduto adesso. Mia madre ha scritto questo bellissimo pezzo sul suo aborto, avuto quando era molto giovane, concentrandosi sul fatto che se non l'avesse avuto, non sarebbe diventata la persona che è oggi. Anche la vita di entrambi i miei genitori avrebbe preso completamente un'altra direzione se mia madre non avesse avuto accesso a un'assistenza sanitaria sicura e legale, un'assistenza sanitaria fondamentale.

L'attrice ha poi continuato ribadendo il suo dissenso nei confronti di una legge che non garantisce la salute e la sicurezza delle donne: "Naturalmente, le persone ricche potranno sempre abortire, ma così tante persone, a causa della sentenza di questa settimana, non solo non saranno in grado di perseguire i propri sogni, ma in realtà perderanno la vita e non saranno al sicuro. E volevo solo dire, tipo, fanculo la Corte Suprema". 

Le voci degli artisti contro la sentenza

Non è stata la sola ad esprimere pieno dissenso nei confronti della sentenza con cui, di fatto, in America l'aborto non è più di competenza nazionale. Sono molti, infatti, gli Stati che hanno introdotto ulteriori restrizioni in merito all'interruzione di gravidanza e molte artiste  si sono scagliate contro la Corte Suprema, come Billie Eilish, Mariah Carey, Kim Kardashian, supportate anche da uomini, come Michael Bublé, che hanno preso le distanza da questa decisione che fa regredire significativamente il popolo americano.

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