video suggerito
video suggerito

La vita privata di Brigitte Bardot tra matrimoni, scandali e un figlio non voluto: “Avrei preferito un cagnolino”

La vita privata di Brigitte Bardot è stata degna del suo mito. Un inno all’emancipazione femminile e alla libertà sessuale, ma anche un susseguirsi continuo di matrimoni (quattro) e relazioni brevi e fugaci, oltre alla messa al mondo di un figlio, Nicolas, che è stata incapace di amare.
A cura di Andrea Parrella
105 CONDIVISIONI
Immagine

Quell'espressione imbronciata, il suo modo di parlare unico, lo chignon, quel look imitato da generazioni di donne, la capacità di diventare un simbolo inconsapevolmente, che d'altronde è il solo modo per diventarlo. Pochi personaggi sono riusciti a incarnare un certo modello di femminilità come è riuscita a fare Brigitte Bardot, l'attrice francese scomparsa all'età di 91 anni il 28 dicembre 2025. Una carriera, la sua, breve ma intensissima, accompagnata da una privata movimentata: quattro matrimoni, dal primo con Roger Vadim fino all'ultimo con Bernard d'Ormale, un figlio che lei, esplicitamente, non avrebbe voluto, con cui ha avuto un rapporto "difficile ma affascinante".

Il primo grande amore con Roger Vadim

Il primo amore di Brigitte Bardot è quello con il regista Roger Vadim, che sposa nel 1952 a soli 19 anni, con il quale vive una passione per alcuni anni. Un rapporto che è anche artistico, visto che è proprio l'occhio registico di Vadim a definire il mito di Bardot, in particolare con il film Piace a troppi (Et Dieu… créa la femme), dove l'attrice recita al fianco di Jean Louis Trintignant. Un rapporto matrimoniale che dura cinque anni, decisamente travagliati visto che nel frattempo l'attrice francese ha relazioni con altri uomini, tra cui lo stesso Trintignant (indimenticabile co-protagonista con Gassman de Il Sorpasso, in cui viene citata la stessa Brigitte Bardot sotto forma di fotografia-santino attaccata al cruscotto dell'automobile su cui viaggiano). Con Trintignant finirà a causa della distanza tra loro, visto che l'attore le è tenuto lontano dal servizio di leva. Entrambe le relazioni, compresa quella matrimoniale, terminano nel 1957, con il divorzio ufficiale da Vadim.

Roger Vadim, primo marito di Brigitte Bardot
Roger Vadim, primo marito di Brigitte Bardot

Le nozze con Jacques Charrier e la nascita di Nicolas

Negli anni successivi al divorzio, Brigitte Bardot intrattiene diverse relazioni con uomini del mondo dello spettacolo. Prima quella in gran segreto con Gilbert Bécaud – che intanto è sposato e non vuole compromettersi – e, successivamente, con l'attore Raf Vallone. Nel 1958 inizia una relazione con il cantante e volto televisivo Sacha Distel. È nei mesi successivi che Bardot inizierà sul set di un film una relazione con l'attore Jacques Charrier. Poco dopo l'attrice si ritrova incinta ma, come ha spesso raccontato, vorrebbe interrompere la gravidanza. In Francia, tuttavia, non è consentito (la legge Veil sull'aborto è del 1975 ndr) e nessun medico da lei contattato accetta "di correre il rischio di mettere in pericolo la vita di una star". Bardot e Charrier si sposeranno quindi il 18 giugno 1959. Paris Match, la celebre rivista francese, sottolinea come dal vestito a quadri indossato dall'attrice "si intravede chiaramente il pancione".

Il figlio Nicolas: "Un tumore che si era nutrito di me"

La nascita dell'unico figlio nel 1959 rappresenterà per Bardot un ostacolo e un neo in tutta la sua vita. L'attrice si getta a capofitto nel lavoro, timorosa della possibilità che la maternità possa scalfire in qualche modo la sua immagine di femme fatale. Nei mesi successivi alla nascita di Nicolas inizierà una relazion con l'attore Sami Frey e nel 1962 arriva il divorzio da Charrier, con conseguente rinuncia della custodia del figlio da parte dell'attrice. Un dettaglio che ha spiegato lo stesso Charrier in un libro intitolato "La mia risposta a Brigitte Bardot", in cui ha spiegato che lei non avrebbe avuto problemi a rinunciare al suo diritto di affidamento perché "la sua preoccupazione principale era garantire a suo figlio un’educazione equilibrata in un ambiente sano”. Non a caso ha descritto con estrema franchezza questa esperienza: "Ho avuto un figlio, ma non si può dire che questo bambino, poverino, sia arrivato al momento giusto e mi abbia dato quello che mi mancava". Ancora più dura era stata nella sua autobiografia: "Era come un tumore che si era nutrito di me, che avevo portato con me nella mia carne gonfia, aspettando solo il momento benedetto in cui finalmente si sarebbe liberato di me […] Avrei preferito dare alla luce un cagnolino". Successivamente Nicolas stesso, che nel frattempo si è costruito una vita autonoma e oggi vive in Norvegia con la famiglia che si è creato, ha avuto un contenzioso legale con sua madre, costretta a pagargli 100mila franchi per "violazione dell'intimità della vita privata". Successivamente i rapporti si sarebbero rasserenati, almeno a detta dell'attrice, che negli ultimi anni ha parlato di una relazione complessa ma affascinante.

Le nozze con Gunther Sachs

Il matrimonio con Charrier terminerà nel 1962 e Bardot vivrà un periodo di difficoltà personale, che si risolverà in buona sostanza pochi anni dopo, nel 1966, quando l'attrice conosce il playboy tedesco Günter Sachs. Dopo un lungo corteggiamento e gesti eclatanti da parte di nasce una relazione che culmina con un matrimonio di durata similare ai precedenti, visto che il divorzio sopraggiunge nel 1969.

Bardot con Gunther Sachs
Bardot con Gunther Sachs

La storia con Gainsbourg e lo scandalo di Je t'aime… moi non plus

La relazione breve tra Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg è l'anticamera della nascita di una delle canzoni più celebri di sempre in tutto il mondo. Nel 1967 nasce la loro collaborazione, Gainsbourg scrive per Bardot alcune canzoni, tra cui proprio Je t'aime… moi non plus, scritta da Gainsbourg in una notte, per esaudire la richiesta di Bardot che voleva "la più bella canzone d'amore" che lui potesse immaginare. La canzone viene effettivamente registrata dai due nell'inverno del 1967 e trasmessa solamente una volta da radio Europe 1, col risultato di suscitare uno scandalo, essendo evidentemente la prova di una loro relazione. Il marito di Bardot Gunter Sachs minaccia un'azione legale, cosa che spinge Bardot a chiedere a Gainsbourg di non pubblicare il brano, che in effetti verrà pubblicato solo un anno dopo con la voce di Jane Birkin, nuova compagna di Gainsbourg. La versione "originale", con la voce di Bardot, uscirà solo 20 anni dopo, in versione remixata.

Serge Gainsbourg, che dopo la fine della relazione con Bardo ebbe una relazione con Jane Birkin
Serge Gainsbourg, che dopo la fine della relazione con Bardo ebbe una relazione con Jane Birkin

L’ultimo matrimonio con Bernard d’Ormale

Nei decenni successivi Brigitte Bardot non mancherà di finire altre volte sui giornali di cronaca rosa per le sue relazioni, tra cui quella con l'imprenditore italiano Gigi Rizzi. Tuttavia passeranno più di 20 anni prima che si sposi di nuovo, per la quarta volta, soltanto nel 1992. Sull'altare con le un esponente politico del Front National, Bernard d'Ormale, con il quale ha vissuto il più duraturo dei suoi matrimoni.

Brigitte Bardot e Bernard d’Ormale
Brigitte Bardot e Bernard d’Ormale

L'impegno animalista e la condanna per istigazione all'odio e violenza razziale

La seconda parte della vita, quella successiva al ritiro dalle scene nel 1973, Bardot la trascorre prevalentemente nella villa La Madrague a Saint-Tropez, il suo rifugio, una località che acquisirà una certa rilevanza anche e soprattutto per la presenza dell'attrice. Non sarà una vita da eremita, come lei ha più volte sottolineato, spiegando di essersi ritirata ma di avere continuato a tenersi aggiornata. Questa fase crepuscolare della sua esistenza, almeno in relazione alla sua fama planetaria, sarà caratterizzata soprattutto dall'impegno animalista, una causa nella quale si investirà totalmente, al punto da attaccare anche alte cariche dello stato tra cui Macron per una presunta scarsa sensibilità sull'argomento, ma Bardot si farà notare anche per le posizioni razziste e islamofobe espresse negli ultimi anni di vita, che le costeranno anche una condanna e conseguente multa nel 2001 per "istigazione all'odio e alla violenza razziale".

105 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views