La denuncia di Signorini contro Corona può bloccare l’uscita della puntata di Falsissimo il 22 dicembre?

Nelle scorse ore Alfonso Signorini ha presentato una denuncia contro Fabrizio Corona accusandolo di revenge porn dopo la pubblicazione della puntata di Falsissimo "Il prezzo del successo". Dopo l’esposto, la Procura di Milano ha disposto il sequestro del materiale in possesso di Corona, compresa la sua intervista ad Antonio Medugno, ex concorrente del GF Vip, in cui sostiene di aver subito molestie e violenze sessuali dal conduttore. Nonostante il provvedimento, l'ex re dei paparazzi ha annunciato di aver rigirato tutti i contenuti e di voler divulgare una nuova puntata il 22 dicembre. Ma può davvero farlo? Fanpage.it ha chiesto il parere di due legali, Francesca Florio e Alfredo Esposito, per capire se la denuncia e il sequestro possano effettivamente bloccare la pubblicazione del format.
La nuova puntata di Falsissimo può essere bloccata?
Secondo l’avvocato Francesca Florio, interpellato da Fanpage.it, la nuova puntata di Falsissimo può essere pubblicata, ma a una condizione precisa: non deve contenere il materiale già sequestrato dalla Procura. Come chiarisce il legale, “se è materiale nuovo, può essere divulgato”. Questo significa che, nel caso in cui Corona abbia girato nuovi contenuti e prodotto nuove prove, può essere diffuso. In sostanza, tutto ciò che viene realizzato ex novo, anche se affronta lo stesso tema, può teoricamente essere divulgato. “Non esiste la censura preventiva in Italia”, sottolinea Florio, aggiungendo che l’eventuale intervento della Procura può arrivare solo successivamente.
Un concetto ribadito anche dall’avvocato Alfredo Esposito, che conferma come il nodo centrale sia la distinzione tra materiale sequestrato e contenuti nuovi. Entrambi i legali concordano anche su un altro punto chiave: l’ipotesi di revenge porn riguarda esclusivamente "la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti". Per questo motivo, l’applicazione di questa norma al caso in questione appare, almeno sul piano teorico, complessa. “La diffusione di chat o messaggi, anche se a sfondo sessuale, non rientra automaticamente in questa fattispecie", precisa Florio, spiegando che, in assenza di una giurisprudenza consolidata, tali condotte vengono eventualmente inquadrate come diffamazione, ma non come revenge porn.
Il nodo dell'intervista ad Antonio Medugno
Il discorso, inoltre, si complica quando si parla dell’intervista ad Antonio Medugno, anch’essa sequestrata. Corona sostiene di averla rigirata e di volerla pubblicare comunque. Secondo Esposito, anche in questo caso il contenuto non può essere bloccato: “Non parliamo di materiale sequestrato che viene pubblicato, ma parliamo di un nuovo materiale”. Tuttavia, l’avvocato definisce anomala l’inclusione dell’intervista nel sequestro per revenge porn, perché “una mera intervista potrebbe eventualmente integrarsi a un articolo 595 del codice penale, quindi la diffamazione, ma non dovrebbe rientrare nelle maglie del revenge porn”. Secondo entrambi i legali, dunque, Corona può pubblicare una nuova puntata di Falsissimo se davvero basata su contenuti nuovi e diversi da quelli sequestrati. Questo non esclude, però, che la Procura possa intervenire nuovamente in un secondo momento, laddove ravvisi ulteriori profili di reato.