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Kate Winslet: “Mi hanno bullizzata per la scena della zattera in Titanic, ma non ero così grassa”

A 25 anni dall’uscita di Titanic, l’attrice premio Oscar torna a parlare delle critiche sui suoi presunti chili di troppi durante le registrazioni del colossal. “Ero giovane, profondamente insicura e terrorizzata. Quello che ho subito era bullismo, ai limiti dell’abuso”.
A cura di Giulia Turco
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Kate Winslet a 25 anni dal Titanic si toglie qualche sassolino dalla scarpa sullo storico set che ha incoronato lei e Di Caprio la coppia d’oro del cinema. Il 19 dicembre 2022 è passato esattamente un quarto di secolo da allora, ma l’attrice premio Oscar non ha mai dimenticato, né tantomeno digerito, il bullismo subito per la famosa scena della zattera.

Kate Winslet nel mirino delle critiche per la scena della zattera

Apparentemente ero troppo grassa. Sono stati molti cattivi con me. Non ero nemmeno così fo**utamente grassa”, ha confidato Kate Winslet nel corso del podcast di Josh Horowitz ‘Happy, sad, confused’. Tornano alla mente le accuse di chi sosteneva che l’attrice avesse qualche chilo di troppo durante le registrazioni del colossal. “Se potessi tornare indietro nel tempo, userei la mia voce in modo del tutto diverso. Direi loro: non osate trattarmi così, ha raccontato. “Direi: sono una giovane donna, il mio corpo sta cambiando, lo sto capendo, sono anche profondamente insicura e terrorizzata. Non rendetelo più difficile di quanto già non lo sia. Questo è bullismo, sapete, è in realtà direi che è anche al limite dell’abuso”.

La battaglia di Kate Winslet contro il bodyshaming

Non erano decisamente ancora i tempi in cui poter parlare di body shaming, purtroppo. Oggi 47enne, ai tempi del set Kate Winslet aveva appena 22 anni e quello di Titanic per lei non fu l’unico contesto in cui il suo corpo sembrava essere un limite alla sua carriera. “Mi è stato persino detto che avrei potuto trovare fortuna con la recitazione se mi fossi accontentata di ruoli da ragazza grassa”. Ecco perché dopo il successo di Titanic, l’attrice ha portato avanti una vera e propria battaglia contro il bodyshaming e contro il foto ritocco, nell’ottica dell’auto accettazione e della revisione dei canoni di bellezza estetica nel mondo dello spettacolo.So di avere le rughe, ma voglio che guardiate oltre”, è stato uno dei suoi primi appelli nel 2015. “Fate sapere a chi critica il vostro aspetto che ve ne fregate desio commenti negativi e che avete scelto di non essere vittime di bulli che giudicano gli altri solo dalle apparenze”. 

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