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Kate Middleton, tre indagati per avere tentato di accedere alla sua cartella clinica: “Sono stati sospesi”

Tre operatori della London Clinic, la struttura in cui Kate Middleton ha subito l’intervento all’addome, sarebbero stati sospesi. A dare la notizia il Daily Mail.
A cura di Daniela Seclì
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Nelle scorse ore, la notizia di un'indagine in corso presso la London Clinic per verificare il presunto tentativo di alcuni dipendenti di accedere alla cartella clinica della Principessa di Galles Kate Middleton. Il Daily Mail ha aggiunto nuovi dettagli. Tre operatori della prestigiosa clinica sarebbero stati sospesi.

"Tre dipendenti della London Clinic sospesi"

Secondo quanto apprende il Daily Mail, tre operatori della London Clinic sarebbero indagati per avere tentato di accedere alle cartelle cliniche della Principessa di Galles. All'inizio dell'anno, Kate Middleton si è sottoposta a un intervento all'addome nella prestigiosa clinica. Qualcuno avrebbe tentato di trafugare informazioni preziose, probabilmente nel tentativo di venderle ai media. Secondo quanto appreso dal tabloid britannico, tre persone sarebbero state sospese. Il Daily Mail aggiunge che la principessa sarebbe stata informata della potenziale violazione dei suoi dati.

Le cartelle cliniche di Re Carlo III non sarebbero state violate

Nella stessa struttura, Re Carlo III si era sottoposto a un intervento chirurgico per un problema alla prostata. In un secondo momento, gli era stato diagnosticato un cancro. In una nota diramata da Buckingham Palace si leggeva:

Durante la recente procedura ospedaliera del Re per ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica benigna), è stato rilevato un altro problema separato dal precedente. I successivi test diagnostici hanno individuato una forma di cancro.

Una volta venuta a galla la notizia sulle indagini in corso alla London Clinic, il timore era che anche i documenti di Re Carlo III fossero stati violati. Il Daily Mail, tuttavia, ha assicurato che le informazioni cliniche del sovrano sarebbero al sicuro. Nel pomeriggio di oggi, Al Russell, amministratore delegato della London Clinic ha rotto il silenzio:

Alla London Clinic siamo tutti consapevoli dei doveri personali, professionali, etici e legali che abbiamo quando si tratta della riservatezza del paziente. Siamo orgogliosi della cura e discrezione che miriamo a offrire a tutti i pazienti che ripongono la loro fiducia in noi ogni giorno. Disponiamo di sistemi per monitorare la gestione delle informazioni sui pazienti e, in caso di violazione, verrano adottate le appropriate misure investigative, normative e disciplinari. Nel nostro ospedale non c'è posto per quelli che tradiscono intenzionalmente la fiducia dei nostri pazienti o dei colleghi.

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