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Il no di Antonio Buonanno al provino con i fratelli D’Innocenzo: “Negato rimborso spese di viaggio”

L’attore noto per il suo ruolo ne L’Amica Geniale denuncia pubblicamente la produzione del prossimo film di Fabio e Damiano D’Innocenzo sostenendo che si siano rifiutati di pagare il rimborso spese per un primo provino: “Se esiste un contratto va rispettato”. Ecco cosa dice il CCNL.
A cura di Andrea Parrella
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Dire no a un provino importante deve significare molto per un attore ed è per questo che le parole pubblicate sui social da Antonio Buonanno non possono passare inosservate. L'interprete, diventato noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo ne L'Amica Geniale, in cui interpretava il padre di Lila, ha protestato pubblicamente contro la produzione del prossimo film dei fratelli D'Innocenzo.

Chiamato per un primo provino con i registi a Roma, Buonanno ha pubblicato due post nelle ultime ore per sottolineare un problema sostanziale, ovvero che la produzione si sarebbe rifiutata di pagare il rimborso spese di viaggio. Nel primo post pubblico l'attore aveva parlato di un film generico così: "Che mi chiamano per un provino importante a Roma con i registi, ma mi negano il rimborso viaggio perché dicono che nel CCNL questo non è previsto per un "primo provino" soprattutto se non fanno un self-tape prima … però l'art. 4 mi sembra dica il contrario….e chest'e! Facitavello vuje ‘o cinema, io non posso".

La denuncia dell'attore

Successivamente Buonanno ha pubblicato un secondo posto per lasciare intendere chiaramente la caratura della produzione e dare maggiore rilevanza alla sua scelta di principio. Si è rivolto direttamente ai due registi, chiamandoli per nome: "Cari Fabio e Damiano, a quest'ora dovevo essere con voi. Avevate richiesto o vi era stato proposto dal casting un incontro per prendere in considerazione la mia partecipazione al vostro nuovo film. Purtroppo non è stato possibile, perché mi è stato negato il rimborso delle spese di viaggio come previsto dal CCNL. Peccato. Ho e avete perso un'occasione. Putevemo fa' nu bellu fatto nziemeMa questa è solo la mia "favolaccia"…Alla prossima.In bocca al lupo guagliù, state facendo un lavoro bello assaje. Se ci riuscite restate in Italia". Qualcuno ha chiesto a Buonanno nei commenti se non potesse provvedere di tasca sua, ma giustamente l'attore ha precisato: "Magari mi è impossibile o comunque molto difficile (provvedere di tasca mia, ndr). In ogni caso credo che se esiste un CCNL vada rispettato. Avrei più rimpianti a prestarmi al gioco di "è cosa ‘e niente" come diceva Eduardo". 

Cosa dice il CCNL in merito ai rimborsi

Per confermare le parole di Buonanno basta andare a leggere il contenuto del "Contratto CCNL per interpreti, attrici e attori del comparto produzione cineaudiovisivo", sottoscritto nel dicembre del 2023 da ANICA e APA, rispettivamente presiedute da Francesco Rutelli e Chiara Sbarigia. All'articolo 4 cui si riferisce Buonanno di legge: "Viene previsto, per chi viene convocato a fare la prima audizione per il call back, il rimborso delle spese di viaggio, solo se fuori regione e con riserva di determinare le modalità tecnico-fiscali per tali rimborsi". Il riferimento al call back può essere, probabilmente, il solo fattore fraintendibile, proprio perché nel suo post Buonanno lascia intendere che non ci sia stato l'invio di un self-tape valido come primo provino e che quindi il suo incontro con i registi sarebbe stato, di fatto, il primo momento di incontro.

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