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Il ministro Norman Gobbi zittisce Sgarbi: “Qui in Svizzera i deputati non hanno l’auto blu”

Norman Gobbi, responsabile del ministero di Giustizia e Polizia del Canton Ticino, ha replicato alle accuse di Vittorio Sgarbi dopo le accuse a seguito della multa di sabato scorso.
A cura di Ilaria Costabile
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Stava per essere sfiorato l'incidente diplomatico tra Vittorio Sgarbi e i diplomatici svizzeri, dopo l'episodio avvenuto qualche giorno fa nel Canton Ticino e che ha infastidito, non poco, il critico d'arte che ha spiegato le sue ragioni in un video su Facebook. Intanto a rispondere alle accuse è intervenuto, anche attraverso le pagine di La Repubblica, il ministro Norman Gobbi che in una sola battuta ha gelato l'intemperanza del deputato.

La replica del ministro svizzero

"Questa è la Svizzera e il Canton Ticino signor Sgarbi, dove i deputati non hanno auto blu e men che meno dotate di lampeggianti prioritari" queste le parole che Norman Gobbi, responsabile leghista del Dipartimento delle Istituzioni, ovvero il ministero di Giustizia e Polizia del Canton Ticino, ha rivolto a Vittorio Sgarbi, contestando quanto riferito dal critico d'arte in merito all'episodio verificatosi lo scorso sabato e che ha scatenato l'ira del critico, il quale ha anche minacciato di non mettere più piede in terra svizzera. Il ministro, raggiunto da Repubblica, ha dichiarato: "Diciamo che verso i miei uomini entrambi non si sono comportati molto bene" alludendo al fatto che Sgarbi si sarebbe lamentato per il comportamento adottato dalle forze dell'ordine nei suoi confronti che al posto di blocco non gli hanno permesso di scendere dall'auto.

Perché Vittorio Sgarbi è stato multato

Lo scorso fine settimana, al rientro dal Locarno Film Festival, Vittorio Sgarbi è stato fermato e multato alla dogana di Chiasso-Brogeda, mentre era a bordo di un auto blu guidata dal suo autista. Il motivo della multa risiede nell'utilizzo improprio dei lampeggianti, che è stato contestato dalle forze dell'ordine. Il critico d'arte ha poi spiegato in un successivo video le ragioni per le quali ha fatto uso dei lampeggianti, non per superare le file di macchine, ma per motivi ben più gravi.

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