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Eva Riccobono: “Mi è venuta la sindrome della ‘mammitudine’, senza i miei figli stavo male”

Eva Riccobono racconta a Grazia del suo legame con i figli, Leo e Livia: “Mi è venuta la “mammitudine”. I sintomi? Se ti stacchi dai figli stai male, se li affidi a una tata stai male. Io ho deciso di vivere questa malattia. E dico alle donne che ne sono “colpite” di non avere sensi di colpa”.
A cura di Gaia Martino
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Eva Riccobono in una lunga intervista per Grazia ha parlato della sua vita. La top model, oggi 41enne, quando aveva 26 anni decise di scendere dalle passerelle: "Non ce la facevo più, ero infelice, drammatizzavo ogni rifiuto o inciampo" ha raccontato. Una volta diventata mamma di Leo e Livia, frutto dell'amore con il musicista Matteo Ceccarini, le è venuta la "mammitudine": "Ho deciso di vivere questa malattia e non ho sensi di colpa".

Il legame di Eva Riccobono con i figli

Eva Riccobono a Grazia ha parlato del profondo amore che nutre per i figli, Leo, primogenito nato nel 2014, e Livia, nata nel 2020. "Ho letto nei libri di psicopedagogia che i primi 36 mesi di vita sono cruciali per un bimbo. Adesso comincio ad annusare un po’ nel mondo del lavoro" ha raccontato la top model che fino ad ora si è dedicata unicamente ai figli. "Ma finora avevo solo voglia di stare con loro, la più bella cosa della mia vita: oggi è un lusso poter stare con i figli quando lo desideri. A me, poi, è venuta la "mammitudine", sindrome su cui ho anche scritto un libro", ha continuato. Senza di loro, stava male. Alla rivista ha raccontato i sintomi: "Se ti stacchi dai figli stai male, se li affidi a una tata stai male. Se fai loro il bagnetto vai in estasi. Io ho deciso di vivere questa malattia. E dico alle donne che ne sono “colpite” di non avere sensi di colpa".

La scelta di mollare le passerelle

A Grazia ha raccontato di aver mollato le sfilate perché "Non ce la facevo più, mi sentivo troppo sola nel mio girovagare per il mondo". Era infelice, ha spiegato, e "drammatizzavo ogni piccolo rifiuto o inciampo. Anche se filava tutto liscio, mi pesava tutto". Nella stagione 2003/2004, dopo 13 sfilate a Milano, decise di dire basta: "Continuai con le campagne pubblicitarie: sono meno stressanti. La moda mi aveva fatto fare pace con il corpo, ma avevo bisogno dello step successivo per fare pace con il mio spirito". Oggi si rifiuta di tornare su una passerella perché "troppo giovane per fare la modella vintage": "Magari in futuro dirò sì a una sfilata legata a un singolo brand".

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