È morto Enzo Staiola, l’indimenticabile Bruno Ricci nel film premio Oscar Ladri di biciclette

È morto Enzo Staiola, l'attore romano noto per aver interpretato il bambino Bruno Ricci nel film Ladri di biciclette diretto da Vittorio De sica. Si è spento ieri, all'ospedale Fatebenefratelli, all'età di 85 anni. Nell'ultima intervista rilasciata due anni fa raccontò la sua vita dopo l'addio al cinema.
La morte di Enzo Staiola, indimenticabile attore bambino di Vittorio De Sica
A dare la notizia della morte di Enzo Staiola è RomaToday.it: l'attore è morto a 85 anni all'ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove era ricoverato. Residente alla Garbatella, quartiere della Capitale, lavorò come attore prima di diventare impiegato del catasto di Roma.

Enzo Staiola è diventato famoso con il ruolo di Bruno Ricci in Ladri di biciclette, film che ha vinto il premio Oscar come miglior film in lingua straniera nel 1949. Con quel personaggio diventò uno degli attori bambini più celebrati della storia del cinema. Fu Vittorio De Sica, il regista, a scoprirlo per le vie di Roma. Dopo quel ruolo, Staiola ha recitato in altre produzioni cinematografiche sia in Italia che all'estero come in Cuori senza frontiere di Zampa, Spade senza bandiera e La ragazza dal pigiama giallo. Lasciò il cinema per diventare impiegato del catasto di Roma.
L'ultima intervista: "Mi offrirono di andare a Hollywood"
L'ultima intervista di Enzo Staiola risale a due anni fa. A La Repubblica, l'attore raccontò come cambiò la sua vita con il ruolo di Bruno Ricci. "Mi cercavano sempre in quanto bambino. Pensi che mi avevano anche offerto di andare un anno a Hollywood, ma mia mamma non ha voluto. Non voleva che andassi così piccolo negli Stati Uniti", raccontò. Nonostante il successo, "era una gran rottura di co*glioni fare l'attore protagonista. Da piccolo non potevo mai giocare con i miei amici perché se mi facevo un segno in faccia poi non potevo più fare i film. Poi era anche un po’ noioso, i tempi del cinema sono lunghissimi". Per questo motivo, dopo i successi al cinema, negli anni '70 fece un concorso statale. "Così sono stato assunto come impiegato al Catasto. Mi piaceva molto il calcio e nel tempo libero ho fatto l’allenatore di alcune squadre amatoriali del quartiere", le parole.