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Cosa sappiamo dell’omicidio di Jonathan Joss: dalle liti con i vicini e l’omicida, alle accuse di omofobia

La polizia del Texas sta ricostruendo quando accaduto nelle ore immediatamente precedenti il brutale omicidio dell’attore Jonathan Joss. Dalle accuse di omofobia rivolte al vicino omicida Sigfredo Alvarez Ceja ai presunti rapporti complessi con il vicinato. L’attore aveva già denunciato di essere stato vittima di un crimine di odio a causa del suo orientamento sessuale.
A cura di Stefania Rocco
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Dopo il brutale omicidio dell’attore Jonathan Joss, che ha perso la vita in una sparatoria per opera del vicino omicida Sigfredo Alvarez Ceja, la polizia del Texas sta cercando di ripercorrere quanto accaduto nelle ore immediatamente precedenti l’assassinio. Joss, noto per aver dato voce a John Redcorn nella serie animata King of the Hill e per il ruolo del capo Ken Hotate in Parks and Recreation, è morto a 59anni dopo essere stato vittima di un’aggressione a colpi di arma da fuoco avvenuta nei pressi della sua abitazione a San Antonio.

Le accuse di Tristan Kern de Gonzales, marito dell’attore

Secondo quanto riferito dall’attore Tristan Kern de Gonzales, marito dell’attore, Joss sarebbe stato vittima di un’aggressione di matrice omofoba. La sparatoria nella quale l’uomo ha perso la vista era stata preceduta, qualche mese prima, da un incendio doloso che aveva distrutto la casa dell’attore, quella nella quale era nato e cresciuto e che oggi occupava insieme al marito. Secondo Gonzales, la coppia riceveva minacce da parte dei residenti locali da oltre due anni, minacce che erano state puntualmente denunciate alle autorità.

Il dipartimento di polizia di San Antonio: “Non c’è prova si tratti di un crimine d’odio”

Per il momento, il SAPD (il Dipartimento di Polizia di San Antonio) ha fatto sapere in una dichiarazione diffusa sui social che non esisterebbero, al momento, prove concrete a supporto della tesi secondo la quale il brutale omicidio sia legato all’orientamento sessuale dell’attore. Ha però assicurato che eventuali nuove prove che conducano in tale direzione saranno attentamente esaminate per ricostruire il contesto in cui è avvenuta la sparatoria.

L’incendio doloso e il racconto dei vicini

L’omicidio è avvenuto a pochi mesi dal momento in cui la casa della coppia era stata distrutta a causa di quello che era stato considerato un incendio di natura dolosa. La coppia, dopo avere perso il proprio cane e gran parte dei propri effetti personali all’interno del rogo, aveva aperto una raccolta Gofundme per ottenere da quanti li amavano il supporto necessario a ricostruire l’abitazione. Diversi sono stati i vicini di casa che hanno descritto Joss come una persona a tratti eccentrica. L’attore avrebbe più volte urlato contro i residenti locali, alcuni dei quali sostengono gli abbia addirittura fisicamente impedito di transitare con la propria auto nella strada in cui la coppia abitava. Secondo quanto riportato dal giornale locale My San Antonio, che ha citato l'intervista realizzata a un vicino, la polizia sarebbe in qualche caso intervenuta in seguito a tali alterchi. "Discuteva con diverse persone. Poteva essere per i cani o per la spazzatura", avrebbe invece riferito un altro vicino di casa. Versioni confutate dal marito dell'attore secondo cui la coppia sarebbe stata più volte vittima di attacchi omofobi da parte dei residenti. L'uomo ha aggiunto che la loro proprietà era stata bruciata intenzionalmente dopo due anni difficili segnati da insulti e minacce quotidiane. Per questo motivo, sostiene il marito sia stato vittima di un crimine d'odio.

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