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Come sta Amos Bocelli dopo la sospetta intossicazione da botulino: ha avuto forti dolori addominali e nausea

Amos Bocelli si è recato al pronto soccorso di Olbia dopo aver accusato forti dolori addominali e nausea. Il 30enne, figlio di Andrea Bocelli, poche ore prima aveva mangiato un panino a Porto Cervo e il sospetto era quello di una intossicazione da botulino.
A cura di Elisabetta Murina
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Amos Bocelli in ospedale per sospetta intossicazione da botulino. Il 30 enne, ingegnere di professione e primo figlio del tenore Andrea Bocelli, si era recato al pronto soccorso di Olbia dopo aver mangiato un panino in un chiosco di Porto Cervo. Aveva avvertito un forte dolore addominale, nausea e altri sintomi, che avevano subito fatto pensare a recente caso nel Sud Sardegna. L'episodio è avvenuto nella notte tra il 10 e l'11 agosto. La diagnosi è poi stata un'altra e, dopo poche ore, il ragazzo è stato dimesso.

I sintomi di Amos Bocelli e l'arrivo in ospedale con il padre

Secondo il racconto de La Nuova Sardegna, Amos Bocelli si è sentito male dopo aver mangiato un panino in un chiosco di Porto Cervo, proprio vicino a uno dei più rinomati locali della Costa Smeralda. Inizialmente tutto sembrava nella norma, ma poche ore dopo il trentenne ha iniziato ad accusare forti dolori addominali e nausea. Questi sintomi hanno subito fatto scattare il campanello d'allarme, soprattutto dopo il recente caso di botulino nel sud della Sardegna, che ha portato alla morte di una donna di 38 anni. Il 30enne, quindi, è stato accompagnato dal padre Andrea Bocelli al pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

Come sta Amos Bocelli dopo la sospetta intossicazione da botulino

Arrivato in ospedale, il primogenito di Bocelli è stato preso in cura dalla dottoressa Roy Beretta, che si occupa del dipartimento emergenza presso la struttura. Dopo essersi sottoposto ad alcuni esami, l'intossicazione da botulino è stata esclusa come causa del malore. Nessun collegamento con i casi più gravi, ma una diagnosi che non sarebbe stata grave. Il 30enne, quindi, ha lasciato l'ospedale nella notte tra il 10 e l'11 agosto, poco dopo essere arrivato, con le indicazioni necessarie per rimettersi in forze.

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