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Claudio Amendola confessa: “Arrestato per furto di benzina, che vergogna essere beccato da un metronotte”

Claudio Amendola confessa a Tintoria il suo arresto del 1981 per furto di benzina: “Me ne vergogno, essere beccato da un metronotte”. Il racconto divertente della notte a Regina Coeli.
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Claudio Amendola si racconta a Tintoria, rivelando un episodio del 1981 che nessuno conosceva. Dal succhio di benzina alla pasta al pomodoro più buona della sua vita, tutto in una notte a Regina Coeli.

La confessione che nessuno si aspettava

Nelle ultime puntate di Tintoria prima della pausa estiva, Claudio Amendola ha stupito tutti con una rivelazione inaspettata. L'attore romano, con la sua consueta ironia, ha raccontato di essere stato arrestato nel 1981 per un "banale" furto di benzina. Un episodio che risale ai suoi anni da giovane squattrinato, quando il successo era ancora lontano. "Me ne vergogno tanto a essere arrestato da un metronotte", scherza Amendola davanti alle telecamere, scatenando le risate del pubblico presente in studio. Un particolare che rende ancora più divertente l'aneddoto: non essere stato beccato dalla polizia o dai carabinieri, ma dal più pacifico dei vigilanti notturni.

L'arte del succhio di benzina spiegata dall'esperto

Amendola non si limita a confessare il misfatto ma spiega anche la tecnica, tra il pubblico divertito: "Lo infili nell'auto, lo ciucci e dal serbatoio il liquido viene aspirato". Un metodo rudimentale ma efficace, utilizzato negli anni '80 da chi non aveva i soldi per fare il pieno. "E quando c'erano ancora i tappi del serbatoio a vite", precisa l'attore. L'unico inconveniente? "Hai paura a fumare dopo", confessa l'attore tra le risate generali del pubblico di Tintoria. Una battuta che fotografa perfettamente lo spirito con cui Amendola affronta anche i momenti più imbarazzanti della sua vita passata.

Una notte a Regina Coeli che vale più di un film

Ma il vero colpo di scena del racconto arriva quando Amendola descrive la sua esperienza carceraria. Arrestato insieme a due amici, l'attore si ritrovò a passare una notte nel famoso penitenziario romano. "Mi trovai benissimo", confessa senza mezzi termini. Il motivo di tanto entusiasmo? L'accoglienza ricevuta dai suoi compagni di cella: "Le persone che erano in cella con me mi dissero: ‘che hai fatto?' e io dissi la verità. "Domani già stai fuori", mi dissero". E per festeggiare gli prepararono "la pasta al pomodoro più buona che ho mai mangiato". Un episodio che Amendola era riuscito a tenere nascosto per oltre quarant'anni, nonostante la sua carriera pubblica. All'epoca del fatto, l'attore aveva già girato il suo primo progetto cinematografico, che però non era ancora uscito nelle sale.

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