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Chiara Rabbi: “Mio padre ha subito violenza psicologica da mia madre, tornassi indietro la denuncerei”

Chiara Rabbi, ex volto di Uomini e Donne, racconta in un’intervista il suo difficile rapporto con la madre, compensato però dalla presenza del padre. L’influencer rivela: “Mio padre è stato vittima di violenza psicologica”.
A cura di Ilaria Costabile
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Chiara Rabbi è stata tra le protagoniste più seguite di Uomini e Donne, dopo la fine della storie con Davide Donadei, nata proprio nel dating show di Canale 5. Ospite del podcast Sotto la pelle, condotto da Giulia Malatesta, l'influencer ha raccontato alcuni aspetti molto intimi della sua infanzia, che ha trascorso quasi esclusivamente con suo padre, rivelando che il rapporto con sua madre non sia mai stato idilliaco e, anzi, i suoi ricordi più felici non sono legati alla sua presenza.

"Mio padre ha subito violenza psicologica"

Un racconto particolarmente intenso, quello di Chiara Rabbi, che ha deciso di parlare apertamente del suo passato, pur consapevole di rendere noti dettagli particolarmente forti sui suoi legami familiari: "Mi prendo tutte le responsabilità di quello che sto dicendo" premette, infatti, e continua: "Mio padre è vittima di violenza psicologica subita da parte di mia madre, all'epoca ero molto piccola ma, tornassi indietro, la denuncerei". L'influencer scende nel dettaglio raccontando di aver sentito la mancanza di una figura materna, sebbene l'abbia preferita all'interferenza di una persona tossica:

Penso di avere avuto una bella infanzia grazie a mio padre. I miei ricordi sono sempre e solo legati a lui. Io non ho questo legame mamma-figlia, mi ricordo la mia bisnonna, sempre da parte di mio padre. Nonostante la mancanza di una figura femminile, che poi in realtà c'è sempre stata mia nonna paterna, noi abbiamo sdoganato quello che la società ti impone e cioè che la famiglia deve avere una madre e un padre. Io sono cresciuta con mio padre, credo che, a volte, la presenza tossica faccia peggio, meglio l'assenza.

Il legame assente con sua madre

Rabbi racconta, poi, di aver scelto fin da ragazzina di voler seguire il padre, visto che il rapporto con sua madre è sempre stato pressoché inesistente e d'altro canto si è sempre sentita trattata non come una figlia:

Io ho vissuto tutte queste tarantelle familiari quindi ti posso dire che la legge ti tutela principalmente se sei donna ma non va a tutelare l'uomo quando deve essere tutelato. I miei si sono sposati molto giovani, io nasco che mio papà aveva 23 anni e mia mamma 22 e si conoscevano da poco. Mia madre non è una persona molto stabile. Papà ha aspettato i miei 12/13 anni per andarsene e io decisi di andarmene con lui. Mia madre non ha mai voluto essere una madre, lei era la "moglie di" e noi eravamo giocattoli.

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