Bim Bum Bam torna in scena, Manuela Blanchard e Marco Bellavia ripartono con il pupazzo Uan

È stato uno dei programmi televisivi più amati della TV, soprattutto dai bambini che erano inchiodati davanti al piccolo schermo e non riuscivano a staccarsene, si tratta di Bim Bum Bam, lo storico show Mediaset che, a quarant'anni dal debutto, arriva a teatro con una tournée -a partire dal 18 ottobre ad Alba- che ha il compito di ricostruire quell'atmosfera leggera e frizzante di quegli anni. A raccontare questo progetto sono Manuela Blanchard e Marco Bellavia, i volti del programma che, ovviamente, avranno al loro fianco l'indimenticabile pupazzo rosa Uan, nato dall'inventiva di Enrico Valenti, scomparso lo scorso luglio.
Il successo di Bim Bum Bam raccontato da Blanchard e Bellavia
Sulle pagine del Corriere della sera, Blanchard racconta di come in questi anni incontrando il pubblico in molti avessero espresso il desiderio di rivedere quella trasmissione: "Sappiamo di aver lasciato un segno, tanto che i bambini di quegli anni, diventati ormai grandi, vorrebbero provare ancora quelle emozioni… Non a caso, anche chi ha pensato a questo spettacolo era un nostro ex spettatore" racconta la conduttrice. Bellavia, amato dalle ragazzine all'epoca della trasmissione, ricorda come Bim Bum Bam, inaspettatamente, gli abbia cambiato la vita:
Era il 1986, avevo 22 anni. Un produttore di allora mi disse: vi rendete conto che diventerete famosissimi? Mi misi a ridere. Poco dopo avevo centinaia di ragazzine che mi aspettavano sotto casa. All’epoca giocavo a calcio con Bonolis, eravamo amici, e alla fine di una partita la mia macchina era ricoperta di bigliettini, disegni fatti con il rossetto… Lui rideva, aveva lasciato da poco il programma ma comunque non faceva questo effetto. Ho sempre cercato di imparare da lui e dai più bravi: in quegli anni io magari lo ero meno, ma piacevo di più.
E a proposito di Paolo Bonolis, anche Manuela Blanchard ricorda il lavoro fatto insieme: "I primi anni ho lavorato con Bonolis, un vero animale da palcoscenico in una tv in cui quasi non c’erano i copioni, si andava a braccio. Infatti venni scelta perché ero spontanea nel mio modo di interagire con Uan".

Una trasmissione all'avanguardia
La trasmissione ebbe un successo incredibile, tanto che vinse il Telegatto, premio importante della tv italiana. Il pubblico li amava e non esitava a dimostrarlo con lettere, regali, manifestazioni di ogni genere. Bellavia, a questo proposito, riflette sul perché di quel successo: "Era il primo esempio di tv interattiva. Siamo stati tra i primi anche a fare le telefonate in diretta; cose che, col senno di poi, si sono rivelate all’avanguardia". Eppure, per qualche tempo, entrambi si sono sentiti ingabbiati nel ruolo della tv per bambini, Blanchard ammette: "Mi dissero che non avrei avuto l'appeal per fare altro" e Bellavia: "Non sono riuscito a fare il salto e avevo quasi smesso di fare questo mestiere".