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Bianca Balti: “A settembre pensavo che sarei morta. 8 mesi dopo la diagnosi di cancro mi sento fortunata”

Bianca Balti con un post su Instagram ha annunciato ai fan di essere protagonista della nuova copertina di Vogue. La supermodella, 8 mesi dopo la diagnosi di cancro, racconta ai fan: “A settembre pensavo che sarei morta, poi ho capito che sarei sopravvissuta, ma ho pensato che la mia carriera fosse finita per sempre”.
A cura di Gaia Martino
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Bianca Balti è la protagonista del nuovo numero di Vogue: lo ha annunciato con un post sul suo profilo Instagram condividendo con i followers la sua gioia. Nel settembre 2024 la supermodella annunciò di avere un cancro alle ovaie al terzo stadio: da lì è iniziato il suo lungo percorso di cure che ha deciso di condividere pubblicamente, passo dopo passo, offrendo una grande prova di coraggio. Oggi scrive sui social: "Pensavo che sarei morta, sono troppo fortunata".

Il commento di Bianca Balti scelta per Vogue

"Ciao mamma! Sono sulla copertina di Vogue": così comincia il messaggio social di Bianca Balti, protagonista della nuova copertina della celebre rivista di moda. La supermodella, dopo la diagnosi di cancro arrivata lo scorso settembre, pensava di non sopravvivere. Così ha continuato: "A settembre pensavo che sarei morta. Poi ho capito che sarei sopravvissuta, ma ho pensato che la mia carriera fosse finita per sempre. 8 mesi dopo, 3 mesi di remissione e sono sulla copertina di Vogue. Dammi un pizzicotto per favore… Sono troppo fortunata".

Come sta Bianca Balti oggi

Bianca Balti poche settimane fa ha condiviso sui social il momento in cui ha tagliato i suoi capelli per la prima volta dopo la ricrescita. "È la prima volta dopo che mi sono ricresciuti" ha raccontato, visibilmente emozionata, tra le stories di Instagram a inizio maggio. Intervistata da Vanity Fair più di un mese fa, aveva raccontato di aver deciso di non rimuovere le ovaie nonostante fosse a conoscenza dei rischi. "Non voglio sentirmi in colpa, non voglio più accettare questa critica. Ricordo il dolore grandissimo che provavo quando mi scrivevano alcuni dottori che si dichiaravano stupiti perché non mi ero messa in sicurezza. Le loro parole mi facevano sentire sbagliata. Ovviamente quando hanno visto la massa tumorale al pronto soccorso è la prima cosa che ho pensato anche io, perché sapevo di essere predisposta", le parole.

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