Ambra Angiolini: “Mi chiedono del mio passato sperando ci sia del torbido. Non penso di essere sfortunata”

Tra le grandi protagoniste della TV, Ambra Angiolini è riuscita a mantenere piuttosto costante l'affezione del pubblico nei suoi confronti. Arrivata sul piccolo schermo da ragazzina, pian piano la sua carriera si è evoluta, portandola ad interpretare ruoli importanti al cinema e non solo, eppure sono proprio i suoi inizi che generano sempre un particolare interesse in chi la ascolta. Ed è proprio lei a raccontarlo ospite alla Festa del Cinema del Mare di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto.
Ambra e i suoi inizi nel mondo dello spettacolo
L'attrice, quindi, rivela che alcuni sembrano essere sorpresi dal fatto che, in fin dei conti, l'inizio della sua carriera non sia stato così tormentati: "Quando mi chiedono del mio passato, sperano tutti nel torbido e quando racconto che il lavoro che faccio mi ha salvata, mi ha tolto da altre situazioni, ci rimangono male". Ambra, quindi, continua: "Mi sembra di far torto a qualcuno raccontando che per me non è andata male". Arrivare a Non è la Rai, il programma ideato e diretto da Gianni Boncompagni, è stato il trampolino di lancio per una prolifica carriera nel mondo dello spettacolo, ma allo stesso tempo è stata una sfida dura e difficile da affrontare per una ragazza, inesperta, che avrebbe avuto bisogno di qualche accortezza in più:
Ho incontrato la cultura, l'arte, ho potuto scegliere, ho detto un sacco di no. Non mi sento una persona sfortunata. Diciamo che certi comportamenti in esterno sono stati atroci, nessuno si chiedeva ‘Come sta questa ragazzina di 15 anni'? Il ‘come stai?' me lo hanno chiesto forse in due, mi dicevano che non ero capace, che ero scema, ero grassa, ero ignorante.
La pressione di Non è la Rai
Angiolini non ha mai nascosto, in tante interviste, che il boom di notorietà negli anni di Non è la Rai fu complicato da gestire, fu proprio in quegli anni che l'attrice dovette fare i conti con i primi disturbi alimentari. "Mi sentivo strana, ma funzionavo, avevo successo" ha raccontato di recente in occasione dei trent'anni del programma, uno di quelli che ha cambiato per sempre la televisione: "Il momento più difficile? Se guarda l’ultima puntata di Non è la Rai, ero nel pieno della malattia. Ero una ragazzina. E quella malattia ti frega, se non capisci da dove arriva".