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Stefano Bettarini non lavora più e non vuole essere usato dalla televisione

Stefano Bettarini ha tracciato un bilancio. Oggi si gode la vita e raccoglie i frutti di ciò che ha seminato. La sua priorità è prendersi cura della madre e se ne sta alla larga dalla TV.
A cura di Daniela Seclì
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Stefano Bettarini traccia un bilancio della sua vita. L'ex calciatore ritiene di avere giocato bene le sue carte. Ha costruito la carriera di calciatore quando il calcio era lo sport dei mostri sacri e la carriera televisiva quando ancora qualcuno guardava la TV e i programmi riportavano dati di ascolto nettamente superiori a quelli odierni. Il mondo dello spettacolo per lui è un capitolo chiuso, non gli passerebbe mai per la mente di partecipare ai reality come ha fatto in passato: "Non ho più voglia di essere usato". L'unica motivazione per la quale potrebbe decidere di partecipare a un programma televisivo è parlare di calcio.

Il cinquantatreenne oggi non lavora, ma per una precisa scelta personale: "Mi godo ciò che negli anni ho seminato e mi diverto tanto. Non mi stancherò mai di questo". I suoi guadagni derivano anche dagli investimenti nel mattone. Ammette di avere fatto degli errori in quest'ambito, ma ritiene che ogni esperienza sia preziosa per imparare. Come ha spiegato al Corriere della Sera, al momento, ogni progetto legato alla sua carriera sarebbe un contorno per lui. Oggi ha una sola, importantissima, priorità e riguarda la sua vita privata. Intende prendersi cura della madre e fare in modo che stia bene.

Stefano Bettarini
Stefano Bettarini

L'aggressione subita dal figlio Niccolò avvenuta a luglio del 2018 è ancora una ferita aperta per Stefano Bettarini. Quattro giovani colpirono il figlio del calciatore e di Simona Ventura con 13 coltellate. L'ex calciatore si è detto "disgustato dalla giustizia" al pensiero che siano già liberi. Ha la sensazione che in Italia si possa fare tutto senza un'adeguata punizione. Infine, è tornato con la mente alla rapina subita a Milano che lo convinse a lasciare la città. Gli portarono via un orologio del valore di 50mila euro: "Per me Milano non era più una città sicura" e con il passare degli anni ritiene sia drasticamente peggiorata.

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