Scacco Matto super campione di Sarabanda: “176mila euro vinti ma dovrò aspettare per averli, in finale ero stremato”

Già vincitore dell'edizione estiva di Sarabanda, "Scatto Matto", al Secolo Marco Briano, era arrivato al torneo dei campioni con il chiaro obiettivo di prendersi un'altra vittoria, anche se "era un sogno troppo grande per dirlo ad alta voce". A spiegarlo è lui stesso in quest'intervista a Fanpage, in cui tira le somme sulla sua esperienza nel programma di Enrico Papi. Tra i 126mila euro del montepremi e i 50mila portati a casa ieri, il 26enne savonese ora ha una cifra importante da investire per il suo futuro. Ma per avere i soldi gli toccherà aspettare: "Mi hanno spiegato che li riceverò tra qualche mese, immagino di investirli in una casa tutta mia". E su Francesco "Gengis Khan", il suo sfidante in finalissima: "Tra noi solo provocazioni finite in puntata, non si meritava tutti quei commenti negativi".
Concludi l'esperienza a Sarabanda da doppio vincitore. Come ci si sente?
Dopo aver vinto l'edizione estiva, sapevo che sarei tornato nel programma per battermi nel torneo dei campioni. Il mio obiettivo è sempre stato quello di prendermi anche questa vittoria, ma era davvero un sogno troppo grande per poterlo dire ad alta voce. L’ho custodito in silenzio per non rovinarlo, averlo realizzato è per me una grande gioia.
Una vittoria conquistata non senza qualche inciampo. A un certo punto sembravi un po' sottotono, cos'è successo?
Sono sincero, in quei giorni di registrazione ho avuto una vera e propria crisi di nervi. Ero stanco morto. Dovevo registrare le ultime puntate dell’edizione e non ho mai avuto tempo di staccare la testa, a differenza degli altri quattro concorrenti che erano arrivati più freschi. Io zero riposo, zero lucidità. E poi loro hanno una preparazione musicale mostruosa, non a caso erano campioni. È stata una sfida avvincente.
Tu e gli altri quattro sfidanti siete riusciti a intrattenere con le vostre personalità, oltre che con il gioco musicale.
Sì, avevamo legato molto già dietro le quinte, questo ci ha aiutati a lasciarci andare davanti alle telecamere. Ci siamo concessi qualche risata in più, qualche battuta in più, è servito a rendere il tutto più vivo.
Con chi sei entrato più in sintonia?
Con Giuliano e Gengis Khan. Soprattutto con Gengis, con cui sono stato autore di tante gag. Con lui e Giuliano ci punzecchiavamo di continuo, ma sempre con leggerezza. La cosa bella è che il nostro rapporto è continuato anche dopo il programma.
Il fatto che Gengis Khan abbia fatto il simpatico con Beatrice, la cantante in studio, ti ha divertito o l'hai trovato fuori luogo?
Mi hanno fatto ridere da morire. Beatrice è stata bravissima ed è anche molto bella, ci può stare che lui le facesse l’occhiolino ogni tanto. Credo sia rimasto tutto sullo scherzo. Se poi ci fosse davvero del tenero, buon per loro.

Nella scorsa intervista a Fanpage, avevi criticato l'atteggiamento del concorrente Matteo. Avete avuto modo di chiarirvi?
No, non c’è stato un confronto. Forse ho usato termini un po’ pesanti in quell'intervista, ma avevo ancora addosso la negatività che mi aveva trasmesso in puntata. Io avrei accantonato ogni screzio con una bella stretta di mano a fine registrazione, ma non ci siamo parlati dopo e mi è dispiaciuto.

Con Gengis Khan, invece, nessun problema?
Con lui è stato diverso. Aveva dei modi un po' eccentrici, sicuramente. Faceva delle espressioni curiose durante le sfide, che a volte sembravano fatte a mo' di provocazione. Ma sono cose rimaste in puntata, sono finite lì. Non è mai stato antisportivo con me, ci tengo a sottolinearlo, io e lui ci siamo compresi e abbiamo parlato tanto anche a telecamere spente. Ritengo sia stato un avversario competente, ma mai arrogante.
Ieri hai vinto 50mila euro, che si aggiungono ai 126mila di qualche settimana fa. Li hai già ricevuti?
No, non è ancora arrivato nulla. Ho parlato con la produzione e mi hanno detto che, probabilmente, dovrò aspettare qualche mese. Credo che a quel punto riceverò tutto insieme.
Progetti?
La priorità resta sempre la casa, è il mio obiettivo principale. Poi vediamo se rimarrà qualcosa da investire.
E ieri ti sei anche commosso pensando ai tuoi nonni.
Sì. Per me non è mai imbarazzante. Sono cresciuto con loro, mi hanno fatto conoscere tante canzoni. Quando ho sentito Ma che freddo fa ho ceduto, è una delle “canzoni tabù”, quelle che mi fanno piangere all’istante, come My Way o Your Song. È stato un pianto di sana e profonda commozione.
Parliamo di Giuliano, che era il campione uscente della prima puntata: ti faceva paura affrontarlo?
Sì, soprattutto nella sfida dell'asta. Lui aveva avuto l'opportunità di osservarmi, di studiarmi, io non ho potuto fare lo stesso. Mi ha messo pressione e lì ho sofferto. Però al 7×30 mi sentivo più tranquillo: sapevo che potevo batterlo e infatti per me è stato un doppio riscatto.
E tra i quattro chi temevi di più?
Gengis Khan. Era motivatissimo, aveva fame di vittoria. Poi ha commesso un errore e io ho avuto la meglio, ma ti assicuro che era l’avversario più tosto.

Sui social, il suo atteggiamento non sembra essere stato molto apprezzato. L'hai notato anche tu?
Sì e mi dispiace tantissimo. I commenti negativi più duri sono stati proprio quelli contro di lui, c'è chi non ha apprezzato questo suo fare un po' teatrale. Sono stati ingiusti, troppo duri, perché è una persona splendida. Stessa cosa è accaduta anche a Giuliano, c'è chi ha criticato quel fare saccente, ma è solo apparenza. In realtà, è una persona molto tranquilla.
Se dovessi scegliere un flash, il momento più bello di tutta l’esperienza?
La prima vittoria al 7×30. Era il mio sogno nel cassetto e lì ho capito che si stava realizzando. E poi la puntata del 28 agosto, quando ho vinto il montepremi, quell'abbraccio con Enrico Papi è una cosa che difficilmente dimenticherò.