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Paola Ferrari: “Notti Europee sarà il mio ultimo campionato. Fra tre anni smetto, vorrei averne 20 di meno”

Paola Ferrari racconta in un’intervista il suo Notti Europee, il programma che racconterà i prossimi Europei della Nazionale. La giornalista racconta che andrà in pensione fra tre anni e rivela di non avere un bel rapporto con la sua età.
A cura di Ilaria Costabile
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Paola Ferrari si prepara a condurre Notti Europee, insieme a Marco Mazzocchi, Fulvio Collovati, Tony Damascelli e Eraldo Pecci, il programma sportivo in cui commenta con altri esperti del settore, le gesta dell'Italia agli Europei di Calcio. Si tratta dell'ultimo campionato per la giornalista che, infatti, fra qualche anno appenderà il microfono al chiodo.

Paola Ferrari e i prossimi Europei

In anni e anni di carriera, tanti sono stati i momenti legati agli Azzurri che Paola Ferrari potrebbe ricordare, ma parlando dell'oggi, intervistata da Repubblica si sbilancia dicendo: "Bisogna vedere se questa Nazionale ha cuore e passione, fattori che Spalletti sta cercando. Quello che ha fatto vincere l’Italia tre anni fa è stato il cuore: uomo chiave Gianluca Vialli. Col suo coraggio è stato un esempio". Proprio di Vialli, scomparso a gennaio 2023, la giornalista parla con profonda stima:

Ha regalato alla squadra tutti i valori che incarnava, si era creata un’alchimia. Arrivavamo dagli anni del covid, c’era la voglia di stare insieme, la gente cantava per le strade. L’ex ct Mancini aveva al suo fianco l’amico di una vita, e Gianluca è stato l’ingrediente determinante per un gruppo che ha vinto contro tutto e contro tutti.

Il ct della Nazionale è oggi Luciano Spalletti, che deve affrontare una grande sfida, come ricorda Ferrari che commenta: "Ha una discreta squadra, ma non vedo la magia dello stare insieme. Spalletti ha un carattere spigoloso, mi ha conquistato quando ha vinto lo scudetto con il Napoli". 

Paola Ferrari: "Fra tre anni andrò in pensione"

"Lo sport abbatte tutte le barriere, deve essere inclusivo" dice parlando dei prossimi Europeii che, però, saranno anche gli ultimi della sua carriera: "Fra tre anni smetto e andrò in pensione. L’Europeo, come le Olimpiadi e i Mondiali rappresenta un momento in cui lo sport va oltre la prestazione, i valori sono esaltati. Entro in un modo, esco in un altro, è coinvolgente. Una prova fisica e un’immersione nei sentimenti". E infatti la giornalista dichiara che anche lo sport è "un'isola" nel panorama della Rai, di cui lei ha vissuto tutti i cambiamenti. Paola Ferrari si è sempre saputa distinguere per il suo temperamento e di fatti, anche in questa intervista non si nasconde e dice di essere piuttosto passionale, anche nel confrontarsi con le sue colleghe:

Troppo. Mi arrabbio, sono pignola. Sono come un gatto sul davanzale, pronta a dare una zampata e a lasciarci la zampina. Bisogna lasciar correre nella vita, anche nei rapporti personali, ma sono impegnativa per chi è al mio fianco. Ho avuto rapporti anche molto duri con le donne, con i colleghi sono sempre stati buoni, con Paganini e Mazzocchi ci vogliamo bene e ci proteggiamo a vicenda. Se qualcuno cerca di prevaricare non porgo l’altra guancia, non sono il tipo che sta un passo dietro l’uomo. Anche Marco (De Benedetti), mio marito, ha vita dura. Sono bella tosta. Non ero battagliera, lo sono diventata. Quando sali sul ring ti devi difendere e attaccare, vedere cosa accade. Mai abbassare la guardia

Infine, in vista del pensionamento, non può mancare una considerazoion anche il rapporto con il tempo che passa: "L’età mi dà fastidio perché non potrò vedere che succederà. Non sono falsa, non dico che sono felice. Sto bene fisicamente, sono fortunata, ma vorrei avere venti anni di meno. Anche dieci andrebbero bene". 

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