Lunetta Savino a Belve: “Da giovane ho fatto sesso a tre. Enrico Brignano peggior baciatore sul set”

Lunetta Savino è tra gli ospiti della puntata di Belve in onda martedì 27 maggio alle ore 21:20 su Rai2. Con Francesca Fagnani si è raccontata spaziando dalla carriera alla vita privata. L'attrice ha parlato della situazione del cinema italiano: "Non dà molto spazio alle donne, la televisione molto di più". Poi, ha svelato perché ha lasciato Un medico in famiglia. Quanto alle sue trasgressioni ha rivelato: "Da giovane è capitata una cosa a tre".
Le trasgressioni di Lunetta Savino

Nella puntata di Belve in onda martedì 27 maggio, Lunetta Savino ha parlato del ruolo della professoressa del Centre Pompinou, insegnante di fellatio, recitato nel monologo teatrale Prova orale per membri esterni. Ne è venuto fuori uno scambio di battute esilarante: “Ero terrorizzata, bevevo due gin tonic prima di andare in scena. Era proprio una lezione”. La giornalista Francesca Fagnani ha voluto vederci chiaro: “C’erano prove pratiche?”. E l'attrice di rimando: “Mostrava le varie tipologie che sono tante: segato, doppio 69, simplex. Ma si parte sempre da un disegno alla lavagna oppure ti arrangi con un po’ di ortaggi”. La conduttrice poi ha chiesto alla sua ospite: “A trasgressioni come siamo messe?”. E Lunetta Savino ha rivelato: "Quando ero giovane c’era una promiscuità maggiore. Capitava anche una cosa a tre. Ecco, è capitata”.
Perché ha lasciato Un medico in famiglia e lo stato del cinema italiano

Lunetta Savino era l'amatissima Cettina Gargiulo della serie di successo Un medico in famiglia. Ha svelato perché a un certo punto ha preferito lasciare la fiction. L'attrice ritiene che quel ruolo la stesse ingabbiando: “Sono dovuta andare via sennò rischiavo di non uscire più da grembiule e ciabatte”. Sulla sua carriera, ci tiene a precisare di avercela fatta da sola. Contando solo sulle sue forze:
Dicono che sono la Meryl Streep italiana? Hanno detto bene! Mi dicono che le somiglio, ovviamente le attrici americane hanno occasioni straordinarie, noi siamo un po’ i parenti poveri. Perché fino all'anno scorso non mi hanno dato ruoli da protagonista? Se hai fatto la caratterista ti vedono in quel modo.
Lunetta Savino ce l'ha fatta da sola
"Non ho avuto né padrini, né protettori, ce l’ho fatta con le mie gambette”: assicura Lunetta Savino. Quando Francesca Fagnani le ha chiesto perché lo stesse precisando, l'attrice ha rimarcato che nel suo ambiente non è scontato che le cose vadano così:
Purtroppo, a volte, le attrici per emergere e avere dei ruoli importanti, essendo brave, hanno dovuto aspettare di essere fidanzate col regista o con il produttore, qualcuno insomma che costruisse il personaggio giusto. […] I primi passi per entrare nel mondo spettacolo li fai meglio se hai le gambe lunghe.
Quindi ha svelato alcuni aneddoti della sua carriera: "Una volta dopo un provino mi fu detto che non avevo il profilo del naso adatto per fare Ofelia. Mi sembrò una strana scusa. Il regista era Gabriele Lavia. L'attrice che prese il mio posto non lavora più”. Infine, ha fatto sapere di non amare le scene erotiche: "Anche i baci non li sopporto sul set. Il peggiore baciatore sul set è stato Brignano, pessimo, un buon baciatore è stato Emilio Solfrizzi. E Massimo Ghini una volta sul set ha voluto un bacio bacio…”.