Giacomo Urtis: “Divento Genny, ho fatto l’intervento al seno. Mi avvicinano come trans, mio padre non mi accetta”

È ormai un volto noto della tv quanto del gossip, protagonista di programmi televisivi ed eventi mondani, il chirurgo dei vip Giacomo Urtis si è sottoposto ad un intervento al seno, una mastoplastica additiva, che gli ha consentito di aggiungere un altro tassello al suo percorso per diventare Genny, iniziato ormai qualche anno fa.
"C'era un disallineamento tra il corpo e quella che ero"
Alle pagine del settimanale Chi, il chirurgo plastico che ha poggiato le sue mani su tanti e tanti personaggi del mondo dello spettacolo, consegna il racconto di questo passo importante che lo fa avvicinare ancora di più a quella che è la sua vera essenza: "Alla fine le ho provate tutte per poi arrivare all'epilogo per me più naturale. Ma ci sono arrivata per gradi, sono solo 2-3 anni che esco vestito da donna". Il suo corpo, adesso, è cambiato e anche la percezione che ha di sé:
Avendo una cosa in più cambia tutta la prospettiva, diciamo. Ma imparerò piano piano. Di seno ho voluto una terza, niente di troppo grosso, anche perché frequento ambienti di un certo tipo, a Milano, e non mi andava di apparire troppo provocante.
Il percorso di transizione, per essere completato, richiederebbe anche un'ulteriore intervento che comporterebbe un passaggio definitivo all'altro sesso, ma Urtis in merito è ancora indecisa sul da farsi: "Certe decisioni richiedono tanto tempo per maturare dentro. Per il momento, le persone che mi avvicinano si avvicinano a una trans. È delicato da spiegare. Forse non sono ancora pronta ad affrontare psicologicamente tutto quanto". A conti fatti, però, questi piccoli passi gli hanno consentito di accogliere quello che era da sempre il suo io più profondo:
Dentro mi sento sempre me stessa, la me stessa che mi sono sempre sentita. C’era un disallineamento tra il corpo e quella che ero io, infatti con i miei fidanzati ho sempre fatto la parte della femmina.
Il dolore per il distacco di suo padre
Non è stato facile, però, iniziare questo percorso, dal momento che Urtis ha dovuto prendere consapevolezza di chi realmente fosse, affrontando anche le critiche "C'è chi ha bisogno di tempo per accettarti e chi ti abbandona". Anche con i fidanzati avuti in questi anni, non sempre ha trovato chi ha condiviso le sue scelte: "Mi denigrava e mi ingannava, addirittura conviveva con un'altra in Sicilia". Il dolore più grande, però, proviene dalla sua famiglia, dallo sguardo di suo padre che ha sempre guardato con distacco a questo suo cambiamento:
Come figlio unico di una famiglia molto cattolica, non era facile che i miei accettassero la mia, diciamo, disforia di genere. Quando vede i ragazzi che mi guardano si imbarazza, se mi vesto troppo da donna peggio. Mia mamma invece no, lei mi rammenda pure le calze. Eppure dovrebbero entrambi essere contenti, faccio tante cose, ho aperto cliniche, ho fatto tv, ho cantato anche a livelli alti, abito con loro, li accudisco, li faccio vivere in una villa a Milano, sono il figlio perfetto, ma un "bravo", o "brava", da mio padre mai. Sempre la faccia triste.