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Francesco Paolantoni risponde alle critiche sul nudo: “Bigotti e moralisti, accanimento su una gag”

Francesco Paolantoni a Fanpage.it si racconta dopo il nudo sul lungomare per omaggiare lo scudetto: “Hanno detto che sono la vergogna di Napoli, ma loro sono la parte più bigotta e moralista di questa città”.
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Francesco Paolantoni è diventato nelle ultime quarantotto ore l'uomo più chiacchierato di Napoli e dintorni. Dopo la passeggiata sul lungomare tutto nudo per omaggiare lo scudetto del Napoli, coperto solo da un pentolone di pasta e patate, per onorare una scommessa fatta a "Le Iene" lo scorso gennaio, l'attore è stato travolto dalle critiche. A Fanpage.it si difende: "È stato un accanimento incomprensibile. Che vita fanno le persone che trovano il tempo di accanirsi contro una gag, contro un siparietto?".

Francesco, dopo il nudo, ieri a Che Tempo Che Fa sei sceso in strada vestito con un'armatura medievale

È stata una gag costruita proprio in risposta alle polemiche che ci sono state. Più vestito di così non potevo e per un nudo giocoso, si è scatenato nei miei confronti il moralismo peggiore, il più becero.

Ci racconti cosa è successo?

Ho accettato la provocazione de Le Iene, una promessa che mi è stata strappata a gennaio, e non potevo rifiutarmi di portarla a termine. Le mie intenzioni erano goliardiche e fini allo spettacolo, con la consapevolezza di essere ironici.

E invece?

Si è scatenato il lato più bigotto e ipocrita, non solo della nazione ma soprattutto della città. Siamo la Napoli della libertà e dell'ironia e invece vedere queste persone con una mentalità antica e ristretta, mi ha fatto molto male.

Ti hanno insultato? 

Mi hanno detto di tutto. Qualcuno mi ha scritto "non ti vergogni, ci sono i bambini". Ma i bambini sono molto più avanti di queste persone. Si divertono quando vedono cose del genere. Sono rattristato, davvero. Una sciocchezza del genere è bastata a scatenare la parte più violenta di questa città. Non so se ridere o piangere. Tutto questo mi diverte e al tempo stesso mi rattrista. Mi hanno consigliato di cambiare città: "Sei la vergogna di Napoli", mi hanno detto. A me?

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C'è stato anche chi ha apprezzato, però. 

Tutta la parte più ironica e intelligente, spiritosa, che capisce il tono delle intenzioni, ha apprezzato molto. Ma quando vedrai il video, ti renderai conto. Lì, sul lungomare si è scatenata una festa.

Forse è mancato il contesto. Le persone non sapevano della tua promessa a "Le Iene"

Domani sera andrà in onda il servizio completo e chissà, quelli che sono stati più critici nei miei confronti se ne faranno ragione o si daranno qualche risposta in più.

Tra l'altro anche Raffaella Fico aveva promesso di fare un bagno in topless, se non vado errato. 

Sì, ma Raffaella Fico è bona. È donna e bona, e magari nessuno avrà da dire nulla. Anche se non sono poi così sicuro, il moralismo scatterà anche su di lei. Io, per lei, mi auguro di no.

Trent'anni fa con Giobbe Covatta e Stefano Sarcinelli facevate la "Tribuna Politica" dove mostravate in un talk show come l'Italia parla e vede i napoletani. Ieri, a Zona Bianca si titolava "Napoli vince lo scudetto, ma perde il reddito". 

Purtroppo, non è cambiato molto rispetto a trent'anni fa. C'è sempre una sotterranea invidia nei nostri confronti. Quello sketch con Giobbe e Stefano è ancora attualissimo.

A parte quello che è successo, per te mi sembra un momento molto buono. 

È un momento importante. Finirò la stagione a Che tempo che fa, a giugno girerò un film con Biagio Izzo e poi riprenderò il prossimo anno con Carlo Conti.

Sei anche a teatro. 

Con grande soddisfazione. Una commedia diretta e scritta da me, tutta incentrata sulla commedia dell'arte. Stiamo girando molto, siamo una bella compagnia.

A parte il nudo, che cosa hai provato per questo terzo scudetto al Napoli?

Un senso di gratitudine enorme. Vanno ringraziati tutti i giocatori, uno per uno. Su ognuno di loro ci sarebbe da dire tanto. Va ringraziato Luciano Spalletti, va ringraziato il Presidente. Ha avuto ragione lui. Ha regalato alla città un momento irripetibile che stiamo vivendo alla maniera nostra. Napoli è intensa e profonda, tutte le cose si manifestano così.

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