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Federica Sciarelli sull’ossessione per Garlasco: “Prima c’erano la velina e il calciatore, oggi tutti criminologi”

“È bello prendere lo stipendio per dare una mano agli altri”, così Federica Sciarelli inizia una lunga intervista per raccontare il momento d’oro con il suo programma Chi l’ha visto? in onda su Rai3 e una vita passata in prima linea nel giornalismo. “Prima c’era l’aspirazione a calciatori e veline, oggi tutti vogliono fare i criminologi”, dice. E su Garlasco: “Non è sano parlare dalla mattina alla sera di omicidi”.
A cura di Eleonora D'Amore
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"È bello prendere lo stipendio per dare una mano agli altri", così Federica Sciarelli inizia una lunga intervista per raccontare il momento d'oro con il suo programma Chi l'ha visto? in onda su Rai3 e una vita passata in prima linea nel giornalismo. "Prima c'era l'aspirazione a calciatori e veline, oggi tutti vogliono fare i criminologi", dice. E sul delitto di Garlasco: "Non è sano parlare dalla mattina alla sera di omicidi".

Sciarelli a Chi l'ha visto?: "Al look non penso, andrei in onda in sneakers"

Federica Sciarelli si racconta sul Corriere della sera come una donna timida, che ha dovuto forzare alcune corde per andare in video. A Chi l'ha visto? pensava di stare un paio di anni e invece è diventata il marchio di fabbrica di un prodotto trasformato in un servizio per i cittadini. Non vanno mai in vacanza, nemmeno d'estate, perché il loro sito internet è un punto di riferimento costante per le famiglie degli scomparsi.

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Andare in video oggi è diventato naturale: "Al look non penso: sempre in jeans, non amo i gioielli. Un attimo prima di entrare in studio sono ancora lì che lavoro. La costumista mi rincorre: "Almeno le scarpe da tennis, levatele'". Alla sua fidata collaboratrice si aggiunge la voce di sua sorella, che da casa la rimprovera scherzosamente di essere andata in onda come se fosse stata "a lavare i piatti fino a due minuti prima". 

Su Garlasco: "Tutti criminologi. Non è sano, è diventata un'ossessione"

I casi di cronaca sono al centro del programma e anche del suo interesse da giornalista, ma non devono prendere tutto lo spazio. Lo spiega meglio quando risponde alla domanda sull'ossessione per il delitto di Garlasco: "Persino quando porto giù il cane le persone mi chiedono che ne penso. Il caso è importante, può aprire tante porte, ma non è sano pensare dalla mattina alla sera agli omicidi. Prima c’erano la velina e il calciatore, oggi incontro solo gente che vuole fare il criminologo. Finito di lavorare, io chiudo tutto e vado sui pattini".

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