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Evelina Christillin: “Sono grata alla famiglia Agnelli, Marella era tutto quello che volevo essere”

Evelina Christillin è una delle dirigenti d’azienda più importanti d’Italia, rappresentante della Uefa nel consiglio Fifa. È arrivata a ruoli manageriali studiando e avendo come esempio Marella Agnelli.
A cura di Ilaria Costabile
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Evelina Christillin è una delle donne più note d'Italia, manager, dirigente d'azienda, ma prima ancora professoressa di storia all'Università e anche campionessa di sci. Una donna che nella sua vita ha affrontato tante sfide, ed è riuscita a superarle tutte con grande grinta e tenacia. Intervistata dal Corriere della Sera, la rappresentante Uefa nel Consiglio Fifa, ha parlato del suo rapporto con la famiglia Agnelli, con la quale è cresciuta e in merito al suo ruolo, ottenuto già nel 2016, ha dichiarato: "Non ho sentito pregiudizi, anche perché mi occupo di aspetti finanziari, non di fuorigioco, sebbene sia sempre stata tifosa". 

Lo studio per diventare una donna di successo

Per diventare una donna di successo non è detto che le strade per raggiungerlo siano tutte uguali e già ben segnate, ma se c'è una cosa che Evelina Christillin non ha mai smesso di fare in tutta la sua vita è studiare: "Ero totalmente secchiona, cosa che infastidiva quei due simpatici gaudenti. Mi dicevano “non studiare, divertiti” e mi promettevano soldi se avessi preso brutti voti. Ma io quei soldi non li ho mai vinti". Eppure, l'exploit che l'ha portata a diventare una manager di successo è arrivato quando nella sua vita, i piani prestabiliti, la stavano portando da tutt'altra parte: "Ho avuto una vocazione tardiva e ho da spendere tutte le energie non sprecate da ragazza: a 40 anni, ero ancora una professoressa di Storia all’Università, stavo chiusa negli archivi della biblioteca". 

Il rapporto con la famiglia Agnelli

La famiglia Christillin aveva intessuto un rapporto, piuttosto stretto, con gli Agnelli ed Evelina ne ricorda i momenti trascorsi insieme, sin dall'infanzia, con grande trasporto, soprattutto parlando della consorte di Gianni Agnelli, Marella:

L’avvocato veniva con noi a Sestriere: si divertiva a vedermi sciare quando già da piccola facevo agonismo. Poi, da ragazza, sono andata a vivere in collina e ci ho ritrovato Gianni e Marella, che mi hanno quasi adottata. Sono grata agli Agnelli, ho affetto per loro, molto per Lapo. A Marella devo i tre quarti delle cose che so. Mi prese in gran simpatia, la accompagnavo ovunque: al Chelsea Flower a Londra, in Olanda a vedere i tulipani…Lei era tutto quello che volevo essere. Da lei, ho imparato ad apprezzare l’arte, la cultura, a stare tra persone riconoscibili e di valore stando tre passi indietro ed è tutto quello che mi è servito quando l’Avvocato mi candidò a guidare il comitato promotore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. 

I problemi di salute

Prima ancora di diventare una manager di successo, però, Evelina Christillin era destinata alla carriera agonistica da sciatrice, terminata quando si rese conto di poter fare qualcosa di più in altri ambiti, colse al volo l'opportunità di Luca Montezemolo, entrato da poco in Fiat e ci rimase per sette anni. Lì conobbe suo marito, da cui ha avuto sua figlia Virginia. Non sono mancati momenti difficili, come quello di una diagnosi inaspettata in ospedale: "Quando il medico mi disse “c’è una possibilità su due che ce la faccia”, mia madre si mise a piangere. E io: non provarci più, se no, piango anch’io. È allora che ho capito che non c’è niente per cui valga la pena arrabbiarsi o alimentare conflitti. Lì mi è venuto come un grande affetto nei confronti del mondo". 

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