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Stefano De Martino, sui video intimi rubati si segue l’ipotesi tecnico installatore

Prosegue l’indagine della procura per il reato di revenge porn che vede coinvolto il conduttore, in relazione alla diffusione non autorizzata di video privati registrati dalle telecamere di sorveglianza in casa di Caroline Tronelli. Spunta la pista legata a chi ha installato il sistema.
A cura di Andrea Parrella
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Stefano De Martino e Caroline Tronelli sono al centro di un’indagine per la diffusione non autorizzata di video privati. Il 9 agosto scorso, in circostanze ancora da chiarire, un filmato della notte intima tra i due è stato caricato su siti pornografici e condiviso su Telegram.

Gli inquirenti della Procura che indaga per revenge porn stanno concentrando gli accertamenti su chi ha potuto accedere all’impianto di videosorveglianza dell’abitazione della ragazza. In particolare, come riporta l'edizione romana del Corriere della Sera, è emersa l’ipotesi che un tecnico incaricato dei lavori di manutenzione possa essere implicato. Infatti, è stata acquisita la lista di tutti gli operatori che, dal 2015 in poi — anno in cui la casa è stata dotata dell’impianto per far fronte a precedenti furti — hanno effettuato interventi. La madre di Tronelli ha collaborato con gli investigatori fornendo i nomi dei tecnici noti negli ultimi dieci anni.

Al momento non risultano indagati. Tuttavia, le telecamere erano installate anche in camere da letto, ambienti in cui normalmente non si dovrebbe posizionarle per motivi di privacy. Le fonti investigative ritengono che l’impianto fosse gestito con password piuttosto semplici, permettendo a qualcuno con accesso tecnico di introdursi nel sistema e rubare le immagini.

Le tempistiche sospette della diffusione del video

Un elemento sospetto: la relazione tra De Martino e Tronelli è rimasta privata fino a metà della scorsa estate, quando venne resa pubblica. Subito dopo, è avvenuta la diffusione del video — un dettaglio che le forze dell’ordine considerano significativo: secondo l’ipotesi, un tecnico che non conosceva la coppia potrebbe aver intuito un possibile “guadagno” dal materiale compromettente.

Il video — intitolato semplicemente “De Martino” — fu caricato in pochi minuti su siti molto popolari come Pornhub e poi condiviso su Telegram, raccogliendo migliaia di visualizzazioni. Pare che dietro alla diffusione vi sia una catena di intermediari non rintracciati. Un investigatore privato, riporta sempre il Corriere, sostiene che l’hacker si sarebbe vantato del furto in alcune località, tra cui la Calabria.

Le parole di De Martino sulla vicenda

Della questione Stefano De Martino aveva parlato alcune settimane fa al Rumore Festival di Fanpage: "È stata una cosa inaspettata. Non pensavo di essere spiato tra le mura di un appartamento. Quanto mi hanno avvisato di questa cosa – e non lo auguro a nessuno – è come quando ti entrano i ladri in casa e ti resta addosso quella sensazione di sporco, di qualcuno che ha messo le mani nei tuoi cassetti, nelle tue cose. Fai fatica anche a dormirci in quella casa. Quando ho visto quella cosa, ho pensato: "Oddio, sono entrati". Poi con il tempo metabolizzi un po' la cosa. Io sono un ottimista cronico, cerco sempre di vedere il lato positivo anche nelle cose brutte".

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